Enormi sfere sul fondo del mare per avere energia pulita | Un lavoro duro, in sinergia con l’eolico: Speranza di salvezza per il Pianeta

Coralli

coralli dei fondali, ecco come cambiano il mare (Canva Foto) - www.marinecue.it

La transizione energetica affronta una sfida cruciale: l’accumulo dell’energia pulita, un innovativo progetto propone una soluzione.

Il futuro energetico del nostro pianeta dipende dalla capacità di immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili, come il sole e il vento. Queste fonti, infatti, non garantiscono una produzione costante, creando la necessità di sistemi di accumulo efficienti.

Nasce così l’esigenza di soluzioni creative e su larga scala che possano compensare queste fluttuazioni, assicurando una fornitura energetica stabile e continua. È una delle sfide più complesse della transizione verso un’energia più pulita.

Un nuovo progetto, chiamato StEnSea, offre una prospettiva sorprendente, guardando al fondo del mare come potenziale “batteria” gigante. L’idea è ingegnosa e sfrutta principi fisici ben noti per immagazzinare e rilasciare energia.

Questa tecnologia, sebbene complessa nella sua realizzazione, promette di essere un passo significativo verso un futuro energetico più sostenibile.

Come funzionano le sfere sottomarine per l’energia pulita

Il progetto StEnSea propone un sistema innovativo basato su grandi sfere di cemento cave posizionate a centinaia di metri di profondità sotto il livello del mare.

Il funzionamento è ingegnoso: Fase di accumulo: Quando c’è un eccesso di produzione di energia (ad esempio, da eolico), l’acqua all’interno delle sfere viene pompata fuori, creando un vuoto. Fase di rilascio: Quando l’energia è necessaria, l’acqua marina viene fatta rientrare nella sfera grazie alla pressione naturale, azionando delle turbine che generano elettricità. Questo ciclo è continuo e controllabile, senza sprechi. Dopo una fase sperimentale nel Lago di Costanza (Germania), è in costruzione un prototipo in mare aperto al largo di Long Beach, in California. Questa sfera, con un diametro di circa 9 metri, potrà coprire il fabbisogno energetico di una casa per due settimane.

sfere di cemento
Il progetto mira sfruttare la pressione idrica degli abissi (canva.com) – www.marinecue.it

Sinergia con l’eolico e impatto ambientale ridotto

Questa tecnologia è pensata per lavorare in stretta sinergia con gli impianti eolici offshore, aiutando a compensare le variazioni nella produzione dovute al vento. Rispetto ad altri sistemi di accumulo, le strutture sottomarine di StEnSea presentano un impatto ambientale ridotto e richiedono poco spazio sulla superficie terrestre.

Se adottato su larga scala, questo sistema potrebbe contribuire significativamente a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a garantire una riserva stabile di energia rinnovabile per milioni di persone, offrendo una speranza concreta per la salvezza del Pianeta.