Polpi, hanno capacità pazzesche | Dalle ferite nascono nuovi tentacoli che usano in autonomia dagli altri

Illustrazione di un polpo (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un polpo (Canva FOTO) - marinecue.it

I polpi sono animali straordinari, e di recente è stata scoperta un’altra abilità molto particolare, mai vista prima.

Il polpo non è un semplice animale marino: è una delle creature più affascinanti che vivono nei fondali. Con il suo corpo molle e le sue otto braccia ricoperte di ventose, riesce a muoversi con una grazia quasi innaturale.

Vive nascosto tra le rocce o in piccole tane che scava da solo, e lo si trova sia nei mari caldi che in quelli più freddi. È un animale solitario, ma anche sorprendentemente attento a ciò che gli succede intorno.

Uno dei suoi talenti più noti è la capacità di mimetizzarsi. Il polpo può cambiare colore, e persino la texture della pelle, per confondersi con l’ambiente. Roccia, sabbia, alghe: riesce a imitare tutto con incredibile precisione. E se qualcosa va storto? Allora spruzza una nube d’inchiostro nero per disorientare i predatori e si dà alla fuga a propulsione.

Ma la vera sorpresa è la sua intelligenza. I polpi sono capaci di risolvere problemi, imparare dall’esperienza e interagire con l’ambiente in modo attivoHanno tre cuori, sangue blu e una rete di neuroni che arriva fino alle braccia, che riescono a muoversi in modo indipendente.

Un polpo davvero fuori dal comune

A volte la natura riesce ancora a sorprendere, anche chi la studia da vicino. È quello che è successo a un gruppo di ricercatori che, al largo di Ibiza, ha osservato un polpo comune (Octopus vulgaris) con qualcosa di… inaspettato. L’animale in questione, un esemplare giovane, aveva sviluppato una nona appendice. Non si tratta di un’anomalia passeggera o di una deformazione casuale, ma di un vero e proprio nuovo braccio. La scoperta è stata documentata con oltre 6.000 fotografie e decine di ore di video.

Tutto è iniziato dopo un’aggressione subita da un predatore. Il polpo aveva riportato danni a ben cinque delle sue braccia, ma quello anteriore destro ha avuto una “reazione” insolita. Anziché rigenerarsi nel modo canonico, ha dato origine a due piccoli rami separati, quasi come una biforcazione. Nessuno si aspettava che questa strana ramificazione potesse diventare qualcosa di funzionale.

Illustrazione di un frame del video (Sahas Mehra Video frame) - marinecue.it
Illustrazione di un frame del video (Sahas Mehra Video frame) – marinecue.it

Una notizia eccezionale

Come riportato sulla rivista Animals (Soule et al., 2025), all’inizio le due nuove braccia restavano nascoste, non partecipavano alle attività normali del polpo. Ma col tempo hanno cominciato a mostrarsi più “attive”: sondavano il fondale, toccavano oggetti, esploravano anfratti. Poi, il salto più interessante: li si è visti addirittura afferrare prede, muovendosi in modo semi-autonomo rispetto agli altri arti.

Va detto che i polpi hanno già un sistema nervoso piuttosto speciale: distribuito, con circa 500 milioni di neuroni, molti dei quali si trovano proprio nei tentacoli. Ogni braccio può agire con un certo grado di indipendenza. Ma questa “nona appendice” sembra portare il concetto ancora più in là. Un caso raro e affascinante di plasticità neurale post-traumatica, che suggerisce come, anche in seguito a un danno, un organismo possa riorganizzarsi e perfino migliorare le proprie capacità.