Adriatico, sono tutti stremati | Non ce la fanno più: ogni giorno arriva un pesce killer diverso, addio estate

Pesce scorpione nel fondale marino

Pesce scorpione, si trova nel Mediterraneo ed è più pericoloso di quanto pensi (Pixabay Foto) - www.marinecue.it

Il Mar Adriatico sta cambiando drasticamente a causa del clima, l’estate in arrivo si preannuncia molto complessa.

Il Mar Adriatico sta vivendo profondi mutamenti, e non solo per il noto problema dell’anomalo colore verde delle acque, dovuto alla proliferazione di alghe causata dal riscaldamento e dai nutrienti dei fiumi. Sebbene questo fenomeno non sia direttamente pericoloso per la salute, preoccupa gli operatori turistici in vista dell’imminente stagione estiva, minacciando l’attrattiva delle coste.

L’attenzione dei biologi marini, però, è rivolta anche a problematiche ancor più insidiose: l’invasione di sempre più specie aliene. Già qualche settimana fa si era parlato del pesce palla argenteo, pescato in Istria e noto per contenere una tossina letale se ingerito, che aveva generato un primo campanello d’allarme.

Ora, una nuova e temuta presenza si sta affacciando sulle nostre coste: il pesce scorpione. Segnalato sulla sponda croata dell’Adriatico, la sua comparsa sta sollevando nuove e serie preoccupazioni per l’equilibrio ecologico e la sicurezza umana.

Questo predatore, originario del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano, è una delle specie invasive più temute nel Mediterraneo, capace di alterare le catene alimentari locali e mettere a rischio la biodiversità autoctona con i suoi aculei velenosi. Un cambiamento che sta mettendo a dura prova la resilienza del nostro mare.

Il pesce scorpione: un predatore alieno e la vulnerabilità dell’Adriatico

Secondo i biologi marini, la presenza del pesce scorpione (nome scientifico Pterois miles) nel Mar Adriatico è direttamente collegata ai cambiamenti climatici. L’innalzamento costante delle temperature marine sta rendendo le acque adriatiche un habitat sempre più adatto a specie tipiche dei mari tropicali, favorendo la loro espansione verso nord. Al momento, il fenomeno è ancora contenuto, ma gli esperti lanciano un avvertimento: la rapidità con cui il pesce scorpione si è diffuso in altre aree del Mediterraneo potrebbe replicarsi anche nell’Adriatico, con conseguenze difficili da prevedere per l’ecosistema locale e le attività di pesca.

La professoressa Emanuela Fanelli, biologa marina dell’Università Politecnica delle Marche, è una delle maggiori studiose dei cambiamenti in atto nel Mar Adriatico e ha espresso la sua preoccupazione riguardo a questa specie. Durante un intervento al Festival del pesce azzurro “Anghiò” a San Benedetto del Tronto, ha sottolineato l’allarme per il pesce scorpione, definendolo una specie che, pur bella da vedere, è estremamente pericolosa a causa del veleno contenuto nei suoi aculei, capace di causare dolore intenso, gonfiore e, nei casi più gravi, shock anafilattico.

Pesce scorpione
Pesce scorpione (Canva foto) – www.marinecue.it

Impatto sull’ecosistema e una sorprendente “buona notizia”

La Professoressa Fanelli ha evidenziato come l’arrivo di questo predatore alieno possa avere effetti devastanti sull’ecosistema marino locale. Il pesce scorpione si nutre infatti di piccoli pesci e crostacei, alterando l’equilibrio delle comunità ittiche autoctone e mettendo a rischio le attività di pesca tradizionali, già provate dai cambiamenti climatici e dalla sovrapesca.

Nonostante la preoccupazione, la biologa invita anche a non farsi prendere dal panico. Con una nota sorprendente, la Professoressa Fanelli ha dichiarato, come riportato dal ‘Corriere Adriatico’: “La buona notizia è che il pesce scorpione è anche un ottimo pesce da mangiare. Io stessa l’ho assaggiato ed è delizioso.” Tuttavia, ha precisato che questo non deve indurre ad abbassare la guardia.