In Campania una spiaggia lontana dal caos | Per arrivarci tocca sudare, ma quello che si mostra all’arrivo vi meraviglierà

Illustrazione di una spiaggia caotica (Canva FOTO) - marinecue.it
La Campania è ricca di spiagge e di luoghi incantevoli, e forse questo non è nemmeno molto conosciuto. E’ un’impresa arrivarci.
C’è un fascino particolare nelle spiagge lontane dal caos. Quelle dove il silenzio è interrotto solo dal rumore delle onde e il tempo sembra dilatarsi, rallentare, farsi gentile.
Sono spesso angoli nascosti, raggiungibili con sentieri sterrati, strade secondarie o piccole imbarcazioni. Luoghi che si lasciano scoprire solo da chi ha voglia di cercare e, magari, di camminare un po’.
Qui la natura domina: mare cristallino, sabbia grezza, a volte ciottoli, a volte scogli. Nessun lettino in vista, né musica sparata dalle casse. Solo il paesaggio, autentico, essenziale.
E proprio per questo, sono spiagge che insegnano qualcosa: a rallentare, a respirare, a osservare. Non servono troppe cose quando c’è l’essenziale.
Un angolo di silenzio tra le rocce
C’è un posto in Campania che sembra uscito da un sogno. Non uno di quei sogni affollati e rumorosi tipo spiaggia di Rimini a Ferragosto, eh no. Qui parliamo di silenzio, di rocce calde al sole. Si chiama Schiacchetiello ed è una caletta minuscola che si nasconde tra le pieghe rocciose dei Campi Flegrei, a Bacoli.
Non c’è sabbia dorata a perdita d’occhio, niente ombrelloni in fila indiana. Solo una baia piccola, ciottoli, rocce di tufo e qualche piattaforma naturale che sembra fatta apposta per stendersi al sole come lucertole. Davanti, c’è pure un isolotto: Punta Pennata. Non è grande, ma cambia tutto. Spezza l’orizzonte, protegge la baia dal vento, e rende l’acqua ferma come uno specchio.

Quando il mare diventa casa
Le acque dello Schiacchetiello sono incredibilmente chiare. Così limpide che a volte viene il dubbio che l’acqua ci sia davvero. Sono perfette per chi ama nuotare senza fretta, per chi si porta la maschera e resta lì, a guardare il fondo per mezz’ora senza stancarsi. E c’è un dettaglio da non sottovalutare: nei fondali si può incrociare la Pinna nobilis, un mollusco raro e protetto che ormai è difficile da vedere in giro. Una presenza discreta, ma preziosa.
Per arrivarci bisogna guadagnarselo un po’, questo angolo nascosto. La scalinata che parte vicino a Villa Mirabilis non è lunghissima, ma nemmeno da prendere alla leggera. Si scende e poi, ovviamente, si dovrà anche risalire, ma ne vale assolutamente la pena. Niente stabilimenti, niente bar sulla spiaggia: qui bisogna portarsi acqua, qualcosa da mangiare, e magari anche un paio di scarpette da scoglio (quelle con la suola spessa, ché le rocce non scherzano).