Da bianca, appena calpestata, questa spiaggia diventa nera | Ci arrivi superando la giungla: le sue acque sono spettacolari

Illustrazione di una spiaggia colorata (Canva FOTO) - marinecue.it
Questa spiaggia cambia in continuazione colore, ed è uno spettacolo della natura. Ma non è facile arrivarci.
Ci sono spiagge che sembrano uscite da un dipinto, con sabbie che sfumano dal rosa al nero, dal verde al dorato. Non è fantasia, ma geologia: minerali, coralli frantumati e cenere vulcanica sono gli “artisti” dietro questi paesaggi.
In Sardegna, per esempio, esiste la spiaggia rosa di Budelli, colorata dai frammenti di microorganismi marini. Dall’altra parte del mondo, a Reynisfjara in Islanda, la sabbia è nera, nata dalla lava solidificata dell’oceano.
E poi ci sono le spiagge che cambiano colore durante il giorno, come quella di Vaadhoo, alle Maldive, dove il fitoplancton bioluminescente accende la riva di blu nelle notti calme. Un effetto quasi magico, ma del tutto naturale.
Queste spiagge ci ricordano che anche un granello di sabbia può raccontare una storia, se si sa osservare. E che la natura, con i suoi colori, non smette mai di sorprenderci.
Tutta questione di…sabbia
A volte i nomi ingannano. E nel caso di Wedi Ireng, il nome è una piccola trappola. Letteralmente, in giavanese, significa “sabbia nera”… e fin qui tutto ok. Peccato però che quando ci si arriva, ci si trova davanti una distesa bianca, luminosa, che sembra tutt’altro. Una di quelle spiagge che fanno pensare più ai tropici che a una tinta scura.
Ma il segreto è sotto i piedi: basta scavare un po’, neanche tanto in realtà, e spunta la sabbia nera nascosta appena sotto lo strato superficiale. Una sorta di doppia pelle. Questa spiaggia particolare si trova nella parte orientale dell’isola di Giava, in Indonesia, precisamente nel distretto di Pesanggaran.

Onde calme, scogli e silenzio
Wedi Ireng è divisa in due “anime”: da una parte c’è una zona tranquilla, dove il mare è quasi sempre piatto. Ideale per chi vuole stare sdraiato a guardare le nuvole senza sentirsi risucchiato dalle onde. Dall’altra, quella più a est, il paesaggio cambia: scogli affioranti, correnti più vivaci e un’energia diversa. Perfetta per chi ama perdersi un po’ tra le rocce, o magari scattare foto con colori e contrasti assurdi. E già che ci siamo: anche i fondali meritano. Ci sono coralli, pesci colorati e tutta quella vita marina che sembra uscita da un documentario BBC. Snorkeling e nuoto? Promossi a pieni voti.
Per arrivarci, ci sono due opzioni. Come riportato da siviaggia.it, si può salpare in barca dal villaggio di Pancer oppure mettersi in marcia e attraversare un sentiero di circa 4 km. Il cammino è un mix tra piantagioni e giungla vera e propria, quindi serve un po’ di spirito d’avventura, ma niente di estremo. In tutto, un’ora e mezza a passo tranquillo.