Adriatico, è arrivata un’altra specie invasiva | È il killer del mare: ma se lo becchi nella rete lo puoi mangiare

Pesci (Canva foto) - www.marinecue.it
Una nuova creatura si sta diffondendo nell’Adriatico e sconvolge l’equilibrio marino: è pericolosa per l’ecosistema.
Il nostro mare, da sempre rifugio di vacanze e cartoline, sta lentamente cambiando faccia. Non solo per il colore dell’acqua o la trasparenza delle onde, ma proprio per ciò che si muove dentro. E no, non stiamo parlando solo di meduse e alghe strane: c’è tutto un mondo sommerso che si sta rivoluzionando, e lo sta facendo in silenzio.
A chi va spesso al mercato del pesce o ha amici pescatori, magari qualcosa è già arrivato all’orecchio. Scampi sempre più rari, gamberi rosa sempre più comuni. Sembra una piccola nota, ma è in realtà un segnale piuttosto forte. Le acque si scaldano, le specie più “freddolose” migrano altrove e lasciano spazio a quelle abituate ai tropici. Succede, del resto, quando anche il mare inizia a somigliare sempre di più a una sauna.
Il punto è che, volenti o nolenti, stiamo assistendo a una vera e propria tropicalizzazione dell’Adriatico. Sì, proprio quello che un tempo ci sembrava un mare “tranquillo”, sta diventando un ambiente sempre più adatto a ospiti che fino a ieri vedevamo solo nei documentari o nelle vacanze all’estero.
E allora cosa facciamo? Ci spaventiamo? Oppure impariamo a conoscerli, a rispettarli e magari… anche a cucinarli? Perché certe volte, una “minaccia” può trasformarsi in un’opportunità — e non solo per l’ambiente, ma pure per la nostra tavola.
Un nuovo ospite fa tremare i fondali dell’adriatico
Dopo il famigerato granchio blu, ora è il turno del pesce scorpione. No, non è il titolo di un film horror, anche se i suoi aculei velenosi potrebbero davvero far paura. Questo pesce, originario di zone molto calde come il Mar Rosso, ha fatto la sua comparsa anche lungo le coste croate dell’Adriatico, e secondo gli esperti potrebbe non essere un caso isolato.
A spiegare tutto è stata la professoressa Fanelli, biologa marina, che ha avvertito: con il continuo aumento delle temperature, il rischio è che il pesce scorpione diventi un nuovo abitante stabile dei nostri fondali. E attenzione, perché non è facile liberarsi di una specie invasiva una volta che ha messo radici.

Pericolo in mare, delizia a tavola: il paradosso del pesce scorpione
E qui arriva la parte sorprendente: se da un lato questo pesce è un potenziale pericolo per l’equilibrio dell’ecosistema, dall’altro è buonissimo da mangiare. Parola della Fanelli, che lo ha assaggiato e ne parla entusiasta. Insomma, come già successo con il granchio blu, anche stavolta potremmo “salvare il mare” cominciando dal piatto.
La chiave, dunque, sarà ampliare la nostra cultura gastronomica e abituarci all’idea che nuovi sapori possono nascere anche da problemi ecologici. Al Festival del pesce azzurro di San Benedetto, ad esempio, lo chef Federico Palestini ha già fatto scuola, servendo piatti a base di molluschi alieni. E a giudicare dagli applausi, nessuno si è lamentato.