Se vedi questo uccello, ferma l’auto e vai a farti il bagno | Lo trovi solo dove il nostro mare è pulito

Illustrazione di un corso (Canva FOTO) - marinecue.it
Questo uccello è incredibile, e si fa il bagno solo l’acqua dove è pulita. Scopri di quale specie si tratta, e se lo vedi fermati subito!
L’Italia è un vero paradiso per gli uccelli: tra montagne, coste, laghi e pianure, ci sono tantissimi ambienti diversi che li ospitano. È uno dei Paesi europei con la maggiore varietà di specie, sia stanziali che migratrici.
Durante l’anno, si possono osservare più di 500 specie diverse. Alcuni uccelli, come passeri, merli o piccioni, vivono qui tutto l’anno. Altri invece, come le rondini o i fenicotteri, arrivano solo in certe stagioni, spesso per nidificare o riposarsi durante le lunghe migrazioni.
Le zone umide – tipo il Delta del Po o le saline in Puglia e Sardegna – sono tra le più importanti d’Europa per gli uccelli acquatici. Ma anche le città sono piene di vita: basta alzare lo sguardo per vedere falchi, cormorani o gabbiani anche in mezzo al traffico.
Insomma, l’Italia è una tappa fondamentale per tantissimi uccelli, e proteggerli significa anche difendere la biodiversità del territorio. Un buon motivo per osservare meglio quello che vola sopra le nostre teste.
Un uccello diverso dagli altri
Quando si pensa ai gabbiani, viene subito in mente quello che gira tra i tavolini dei bar sulla spiaggia, pronto a rubare un pezzo di focaccia. Ma ce n’è uno, meno noto e molto più riservato, che fa una vita completamente diversa: è il gabbiano corso, una specie elegante e schiva, tutta mediterranea. Non si trova ovunque e non ama i luoghi affollati – preferisce stare lontano dalla confusione, su scogliere isolate e piccole isole.
Si riconosce abbastanza facilmente: piume grigio chiaro, becco rosso corallo con una punta nera e zampe verdastre. Non è grande come il gabbiano reale, e nemmeno rumoroso come lui. In Italia nidifica in posti spettacolari, come le coste della Sardegna, il Gargano, il Cilento e anche nelle isole dell’Arcipelago Toscano. E la cosa interessante è che questo uccello è considerato una sorta di “sensore vivente”: se lui è presente, vuol dire che l’ambiente marino è ancora in buone condizioni (Fonte: ilmeteo.net).

Una specie particolare
Il problema, però, è che il gabbiano corso non se la passa affatto bene. Come riportato da ilmeteo.net, nonostante il suo stile di vita discreto, è finito nella Lista Rossa dell’IUCN come specie “vulnerabile”. Ci sono tante minacce in giro: la concorrenza con i gabbiani reali (che sono molto più aggressivi), l’inquinamento marino, la pesca industriale che spesso lo intrappola per sbaglio… e poi c’è pure il disturbo causato dalle persone, soprattutto nel periodo in cui nidifica.
Basta una barca troppo vicina o una passeggiata fuori sentiero, e la colonia rischia di abbandonare le uova. Per cercare di salvarlo, in alcune zone d’Italia sono partiti progetti di tutela e monitoraggio. Luoghi come l’Area Marina Protetta di Punta Campanella o quella di Porto Cesareo sono diventati veri rifugi per questa specie delicata.