Nel Cilento c’è un angolo di paradiso mitologico | Il nocchiero di Enea ti guida ancora in anfratti sconosciuti dove il mare è blu cobalto

Illustrazione del Cilento (Canva FOTO) - marinecue.it
Questo posto è davvero straordinario, che richiama gli antichi fasti mitologici. Scopri di quale luogo si tratta, ma forse lo conosci già!
L’Italia, oltre a essere terra di storia e arte, ospita anche luoghi legati a paradisi mitologici, quei mondi favolosi descritti in leggende antiche come rifugi di pace, bellezza o immortalità. Sono posti che mescolano realtà e mito, e che ancora oggi affascinano chi ama scavare oltre la superficie.
Uno dei più noti è l’Isola delle Sirene, identificata spesso con Capri o con i Faraglioni di Sorrento. Secondo l’Odissea, era il luogo dove le sirene incantavano i marinai con il loro canto. Un paradiso pericoloso, ma pur sempre paradiso.
Ci sono poi luoghi che evocano l’Aldilà sereno, come i Campi Elisi, la versione “celeste” dell’oltretomba romano, spesso accostata ai Campi Flegrei vicino a Napoli.
Questi luoghi mitici, anche se rivestiti di storia e geografia reali, parlano di un’altra Italia: quella immaginata dagli antichi come un ponte tra uomini e dei, tra la vita e l’eternità. Un’Italia mitologica, insomma, che vale la pena riscoprire.
Un nome che viene dal mito
Questo posto non è solo un posto da cartolina sulla costa campana, ma anche uno di quei luoghi che profumano di leggenda. È tra le gemme del Cilento, in provincia di Salerno, e oggi attira turisti per il mare trasparente e i paesaggi che tolgono il fiato. Ma dietro al nome c’è una storia antichissima, raccontata da Virgilio nell’Eneide. Qui, secondo il mito, finì la vita di Palinuro, il nocchiero fidato di Enea.
Si racconta, come riportato da ilsole24ore.com, che fu il dio Sonno a tradirlo: lo fece addormentare con parole dolci e canti che lo cullarono finché, in un attimo, lo spinse giù dalla nave. Quando Enea si accorge della sua scomparsa, è troppo tardi. O almeno così sembra. Perché Palinuro non affoga: riesce a nuotare fino a riva, ma lì trova la morte per mano degli abitanti locali, i velini.
Illustrazione del mare di Palinuro (Canva FOTO) – marinecue.it
Tra mare, grotte e leggende vive
Come riportato da ilsole24ore.com, il mare di Palinuro è uno spettacolo: colori che vanno dal verde smeraldo al blu più profondo, fondali che alternano sabbia e roccia, e una biodiversità marina sorprendente. È una zona poco urbanizzata, e proprio per questo conserva un’anima selvaggia, autentica. Fa parte del Parco Nazionale del Cilento, e molte delle sue spiagge e grotte sono aree protette.
Alcune delle più note? La Grotta Azzurra, dove la luce filtra in modo magico; la Grotta del Sangue e quella d’Argento, nomi evocativi già di per sé. E poi c’è la Spiaggia del Buon Dormire. E sotto la superficie, tra le praterie di Posidonia oceanica, si muovono cernie, polpi, saraghi, stelle marine e altri abitanti del Tirreno meridionale. È un paradiso per chi ama lo snorkeling, le immersioni, o semplicemente andare in kayak lungo la costa.