Vulcani sottomarini, questo lo Tengono sott’occhio H24 | La sua eruzione è attesa a breve: sarà una catastrofe

Questo vulcano sottomarino rischia di eruttare a breve (Freepik Foto) - www.marinecue.it
In alcune regioni remote del nostro pianeta, la Terra racconta storie silenziose fatte di pressioni immense.
Ma anche spostamenti lenti e inarrestabili, e forze che agiscono sotto la superficie. Gli scienziati cercano di interpretare questi segnali, spesso impercettibili, per comprendere meglio i meccanismi nascosti che regolano l’equilibrio geologico globale.
Negli ultimi anni, l’osservazione delle dinamiche sotterranee e sottomarine ha fatto enormi passi avanti, grazie a tecnologie di rilevamento che permettono di raccogliere dati in tempo reale anche a grandi profondità. I ricercatori possono oggi monitorare ciò che un tempo era invisibile, elaborando modelli predittivi sempre più precisi.
Studiare questi fenomeni non serve soltanto a conoscere meglio la Terra, ma anche a prevenire i rischi collegati a certi eventi naturali, come eruzioni o terremoti. Saper leggere i segnali giusti può fare la differenza tra una scoperta scientifica e una catastrofe evitata.
Ma non tutti i contesti offrono le stesse possibilità di osservazione. Esistono luoghi particolari in cui le condizioni naturali e la costanza dei fenomeni rendono lo studio straordinariamente efficace e utile anche per altri casi meno prevedibili.
Un gigante silenzioso sul fondo dell’oceano
Uno di questi luoghi è l’Axial Seamount, un vulcano sottomarino situato a circa 480 km al largo della costa dell’Oregon, nell’Oceano Pacifico. È il vulcano più attivo del Pacifico nord-orientale ed è posizionato lungo la dorsale medio-oceanica Juan de Fuca, dove la placca omonima si allontana da quella del Pacifico a una velocità di circa 6 cm l’anno. Questa configurazione tettonica genera un’intensa attività magmatica.
L’Axial Seamount è un vulcano a scudo, alto circa 1100 metri sopra il fondale marino, con eruzioni effusive caratterizzate da lava molto fluida. A renderlo unico è il fatto di essere il vulcano sottomarino più monitorato al mondo, grazie a una rete di sensori installati a partire dal 1997. Dopo le eruzioni del 1998, 2011 e 2015, gli scienziati hanno notato che il vulcano segue uno schema ricorrente, che permette previsioni accurate delle sue attività future.

Un’eruzione attesa e studiata
Secondo un recente studio pubblicato su Nature Communications da un team di ricercatori cinesi e statunitensi, l’Axial Seamount potrebbe eruttare entro la fine del 2025. Le previsioni si basano sull’aumento costante dei terremoti locali, che avvengono a centinaia ogni giorno, e su un importante rigonfiamento del fondale registrato da sensori sottomarini: la deformazione ha raggiunto livelli comparabili a quelli osservati prima dell’ultima eruzione nel 2015.
L’attesa eruzione, se avverrà, sarà tranquilla e non pericolosa per la popolazione, dato che non è associata a tsunami né a emissioni esplosive. Tuttavia, potrebbe travolgere la fauna marina e danneggiare alcune delle apparecchiature di monitoraggio. Nonostante ciò, l’evento rappresenta una preziosa occasione per verificare in diretta i modelli predittivi e migliorare la capacità di prevedere eruzioni più violente su vulcani terrestri.