Squali: sono oggi i predatori millenari a rischiare l’estinzione

Nel profondo blu degli oceani, c’è un animale che da milioni di anni domina il mare con la sua presenza silenziosa. Lo squalo, creatura tanto temuta quanto affascinante, rappresenta uno degli anelli più antichi e importanti della catena alimentare marina. La sua funzione è essenziale per l’equilibrio dell’ecosistema, ma raramente viene visto per quello che è davvero: un indicatore di salute per tutto l’ambiente marino.
La visione distorta dello squalo come macchina assassina, alimentata per decenni da film e leggende, ha contribuito a creare un’immagine profondamente sbagliata. In realtà, la maggior parte delle specie non rappresenta alcun pericolo per l’uomo. Anzi, spesso sono proprio gli squali a dover temere le attività umane, molto più letali per loro di quanto essi lo siano per noi.
Negli ultimi anni, numerosi studi hanno messo in evidenza il declino impressionante delle popolazioni di squali in tutti i mari del mondo. La causa non è una sola, ma un insieme di fattori che vanno dalla pesca eccessiva al cambiamento climatico, dalla distruzione degli habitat all’inquinamento. Tuttavia, uno dei nemici più feroci di questi predatori è l’industria della pesca, spinta dalla richiesta di pinne, carne e cartilagini.
La pesca intensiva e la pratica brutale del “finning”, che consiste nel tagliare le pinne agli squali lasciandoli morire in mare, stanno portando alcune specie verso l’estinzione. Nonostante leggi e divieti in molti Paesi, il mercato illegale continua a prosperare, sostenuto da una domanda internazionale che non accenna a diminuire.
Una crisi silenziosa negli abissi
La situazione è tanto grave quanto poco conosciuta. Ogni anno vengono uccisi circa 100 milioni di squali, molti dei quali appartengono a specie già vulnerabili o in pericolo critico. L’impatto su tutto l’ecosistema marino è devastante: senza squali, le popolazioni di molte altre specie possono crescere in modo incontrollato, danneggiando gravemente gli equilibri naturali degli oceani.
La scomparsa degli squali avrebbe effetti a cascata, riducendo la biodiversità marina e minacciando anche le economie locali che dipendono da un mare sano. La loro presenza garantisce la stabilità degli ambienti marini, eppure oggi più di un terzo delle specie conosciute è minacciato di estinzione, secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
Le iniziative per la tutela e il ruolo del wwf
Per contrastare questa crisi, organizzazioni come il WWF stanno lavorando in modo attivo per proteggere gli squali attraverso progetti di monitoraggio, campagne di sensibilizzazione e pressione politica per rafforzare le leggi internazionali. In Italia, il WWF promuove la creazione di aree marine protette e la lotta alla pesca illegale, coinvolgendo anche i pescatori locali in iniziative di conservazione.
Una delle priorità è far conoscere il vero ruolo degli squali nella natura: non mostri da temere, ma specie da proteggere. Solo cambiando la percezione pubblica e intervenendo con misure concrete sarà possibile salvare questi maestosi abitanti del mare dal silenzioso declino a cui li stiamo condannando.