L’Oceano non avrà più segreti | Ricercatori hanno creato delle meduse per l’esplorazione: dove non arrivano gli uomini, arriveranno loro

Illustrazione di un oceano senza segreti (Canva FOTO) - marinecue.it
Manca davvero poco, e grazie a questa nuova invenzione tutti i segreti degli oceani verranno svelati, e con “semplicità”.
Negli ultimi anni sono state inventate un sacco di tecnologie super interessanti per esplorare meglio gli oceani. E meno male, visto che la maggior parte del fondo marino è ancora un mistero. Oggi si può scendere più in profondità, restare più a lungo sott’acqua e raccogliere dati sempre più precisi.
Tra le innovazioni più utili ci sono i ROV, cioè robot comandati a distanza, e i droni subacquei, che possono esplorare zone dove l’uomo non può arrivare. Sono piccoli, manovrabili e mandano immagini in tempo reale, anche a grandi profondità.
Poi ci sono i sottomarini autonomi, tipo gli AUV, che viaggiano da soli seguendo rotte preimpostate. Servono per monitorare le correnti, i fondali, le forme di vita e persino le risorse minerarie nascoste nei mari profondi.
Infine, non mancano le tecnologie legate all’intelligenza artificiale, che aiutano a raccogliere e interpretare grandi quantità di dati in modo più veloce. Così, si capisce meglio cosa succede là sotto… anche senza andarci fisicamente.
Un’invenzione incredibile
Quando si pensa all’esplorazione degli oceani, di solito vengono in mente sommergibili futuristici o robot da film. E invece no, stavolta il futuro ha la forma… di una medusa. Sì, proprio quei molluschi trasparenti che si muovono lenti e silenziosi nel mare. Alcuni ricercatori, come riportato da agi.it, hanno avuto un’idea pazzesca: trasformare le meduse in esploratori marini, unendo il loro corpo naturale a minuscoli dispositivi elettronici.
Il risultato? Le meduse cyborg. Con un piccolo impianto simile a un pacemaker, questi animali riescono a muoversi più in fretta e, nel frattempo, portano con sé sensori per rilevare dati ambientali. Non inquinano, non disturbano e si muovono con eleganza totale, mimetizzandosi nel loro habitat. È un approccio super sostenibile, e diciamocelo: anche piuttosto geniale.

Le loro caratteristiche
Come riportato da agi.it, queste meduse “potenziate” riescono a nuotare fino a 4,5 volte più velocemente rispetto a una medusa normale. Ma la cosa più interessante è che sono in grado di trasportare strumenti scientifici che misurano temperatura, salinità, ossigeno e altri parametri vitali del mare. In pratica, funzionano come piccole centraline galleggianti, ma con la grazia di un organismo vivente. Una fusione perfetta tra natura e ingegneria.
L’idea arriva dal Caltech, e potrebbe rivoluzionare il modo in cui si esplorano gli abissi. È economica, è efficace e ha un impatto ambientale quasi nullo. Un bel passo avanti rispetto ai robot ingombranti e costosi. E poi, c’è qualcosa di affascinante nel pensare che proprio un animale così antico e “semplice” stia aiutando a svelare i segreti del mare profondo.