Mare, è allarme per le acque troppo calde | Gli ecosistemi sono fragili per sopportare queste temperature: tragedia annunciata

Illustrazione di un mare caldo (Canva FOTO) - marinecue.it
Purtroppo la situazione sta diventando sempre più critica, con i mari che stanno diventando sempre più caldi.
Negli ultimi anni, le acque del mare stanno diventando sempre più calde. E non è solo una sensazione: i dati parlano chiaro. Le temperature stanno salendo oltre la norma, soprattutto in estate, e il cambiamento si sente anche solo facendo il bagno.
Questo riscaldamento non è un buon segno. Influisce su tutto l’ecosistema marino: i pesci cambiano zona, i coralli soffrono, le alghe si moltiplicano troppo in fretta. Insomma, l’equilibrio si rompe e il mare si trasforma, spesso in peggio.
Anche per noi umani le conseguenze non sono da poco. Le acque troppo calde possono facilitare la proliferazione di batteri o meduse, rendendo la balneazione meno sicura. E poi c’è l’effetto indiretto sul clima, che diventa ancora più instabile.
È un campanello d’allarme bello forte. Il mare non è solo un posto dove andare in vacanza: è un sistema delicato, e quando si scalda troppo… vuol dire che qualcosa, là fuori, si sta muovendo troppo in fretta.
Il mare si sta scaldando troppo…
Negli ultimi mesi, nel Regno Unito e in Irlanda, l’acqua del mare ha raggiunto temperature fuori scala. Non si parla solo di un paio di gradi in più, ma di 3, a volte anche 4 gradi sopra la media del periodo. In zone come la Cornovaglia o le coste occidentali irlandesi, dove a primavera l’acqua dovrebbe stare intorno agli 11 o 12 gradi, si sono toccati picchi anche di 15 o 16. In pratica, l’acqua era già da costume quando ancora si girava con il giubbotto.
Secondo il Met Office britannico, come riportato da tecnologia.libero.it, questo riscaldamento anomalo non è stato un caso isolato. C’entrano diversi fattori messi insieme: una primavera con tanto sole e pochissima pioggia, venti quasi assenti, mare calmissimo… tutti elementi che hanno permesso all’acqua di scaldarsi più in fretta e più a lungo del normale. E considerando che le acque erano già più calde del solito dopo l’inverno, si è creato un effetto pentola a pressione.

Chi ci rimette davvero
Come riportato da tecnologia.libero.it, a pagarne le spese, prima di tutto, è il plancton. Quegli esserini microscopici di cui nessuno parla mai ma che sono fondamentali per l’equilibrio dell’oceano. Se loro vanno in tilt, e succede spesso con le ondate di calore, l’intera catena alimentare si sballa. Meno plancton = meno pesci = problemi seri per l’ecosistema (e anche per chi vive di pesca). Gli scienziati paragonano questi eventi agli incendi nei boschi: rapidi, distruttivi e difficili da fermare.
L’Irlanda, che una volta era sinonimo di acque fredde e stabili, sta cambiando faccia. Le temperature alte, già rilevate a marzo, sono andate avanti fino a maggio, e c’è chi teme che la cosa continui per tutta l’estate. Le conseguenze si stanno già vedendo: animali marini che migrano in anticipo, habitat costieri sotto stress e un equilibrio che inizia a vacillare.