Qui sono chiusi per ferie, se avevi prenotato hai perso tutto | Questi isole devono riprendersi dal caos

Illustrazione di una spiaggia isolata (Pixabay FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di una spiaggia isolata (Pixabay FOTO) - marinecue.it

Immagina di aver programmato la tua vacanza da sogno, ma all’improvviso scopri che la natura ha bisogno di una pausa.

Viaggiare è scoprire, ma anche rispettare. La crescente consapevolezza dell’impatto del turismo su alcune delle destinazioni più fragili del mondo sta portando a cambiamenti importanti. Non si tratta solo di preservare la bellezza di un luogo, ma di garantire che questi ecosistemi possano continuare a prosperare per le generazioni future.

La sostenibilità nel turismo è diventata una priorità, molti paradisi naturali, pur essendo incredibilmente attraenti per i visitatori, sono anche delicati. L’eccessivo afflusso di persone può causare danni irreparabili alla flora, alla fauna e alle barriere coralline.

Queste decisioni, sebbene possano generare frustrazione per i viaggiatori che avevano già organizzato tutto, sono fondamentali. Rappresentano un atto di cura verso il nostro pianeta, un riconoscimento che la natura ha bisogno di tempo per rigenerarsi.

In fondo, il vero valore di un viaggio non risiede solo nel “vedere” un luogo, ma nell’opportunità di viverlo in armonia con il suo ambiente. Queste interruzioni forzate ci ricordano che siamo ospiti in questi ecosistemi preziosi e che la loro salute è direttamente collegata alla nostra capacità di gestirne l’accesso con responsabilità e lungimiranza.

Isole da sogno in Thailandia si prendono una pausa

Due arcipelaghi molto amati dai viaggiatori in Thailandia, le Similan e Surin, nel Mare delle Andamane, sono stati nuovamente chiusi ai visitatori. Il governo di Bangkok ha annunciato che la natura di queste isole, conosciute per la loro straordinaria bellezza, rimarrà inaccessibile fino al 14 ottobre. La chiusura è stata imposta per permettere agli ecosistemi di riprendersi dal significativo afflusso di turisti.

Questa misura annuale ha un duplice scopo: preservare l’equilibrio dell’ecosistema marino e proteggere i visitatori durante la stagione delle piogge, appena iniziata, quando il mare è spesso agitato. La chiusura, come dichiarato in un messaggio ufficiale, mira a ridurre l’impatto del turismo, permettere alla natura di rigenerarsi e prevenire danni causati dalle avverse condizioni meteorologiche durante i monsoni.

Isola e mare
Isola e mare (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

Novità e chiusure future per la tutela dei paradisi

Dopo la riapertura, prevista tra circa cinque mesi, ci saranno delle novità per i visitatori. In futuro, sarà necessario acquistare un biglietto d’ingresso elettronico e fornire il numero di passaporto per accedere a questi parchi nazionali marini. Questo ticket sarà obbligatorio per sei parchi, incluse le celebri isole Phi Phi. I costi esatti di tale biglietto non sono ancora stati resi noti.

Anche la famosa Maya Bay, sull’isola disabitata di Phi Phi Leh, conosciuta globalmente grazie al film “The Beach” con Leonardo DiCaprio, sarà nuovamente chiusa. Questa volta, la chiusura sarà solo per due mesi, dall’inizio di agosto alla fine di settembre. Anche in questo caso, il motivo principale è permettere al fragile ecosistema della baia di riprendersi dall’intenso afflusso turistico.