Adriatico, è allarme riscaldamento | Il pericolo è dietro l’angolo: lo vedono anche dallo Spazio

Illustrazione di un mare caldo (Canva FOTO) - sciencecue.it

Illustrazione di un mare caldo (Canva FOTO) - sciencecue.it

Purtroppo il riscaldamento delle acque sta colpendo molti mari, come l’Adriatico. Il fenomeno purtroppo è molto visibile!

Il riscaldamento dei mari è una delle conseguenze più evidenti del cambiamento climatico. Negli ultimi anni, le temperature degli oceani e dei mari stanno salendo in modo costante, e il motivo principale è l’accumulo di gas serra nell’atmosfera.

Questa situazione porta con sé diversi effetti collaterali. L’acqua, scaldandosi, si espande, contribuendo all’innalzamento del livello del mare. E non solo: il calore accelera anche lo scioglimento dei ghiacci, altera le correnti e favorisce l’acidificazione. 

Molti animali marini stanno cambiando rotta: si spostano verso zone più fredde oppure spariscono del tutto. Alcune specie fanno fatica ad adattarsi, e in certi casi rischiano l’estinzione. E poi ci sono gli effetti “a catena”: più calore in mare vuol dire anche uragani e tempeste più forti, perché l’energia in gioco è maggiore.

Ridurre le emissioni e proteggere gli ecosistemi marini è diventato urgente. Serve agire su più fronti: dalle politiche globali alla tutela delle coste, fino ai comportamenti individuali. Perché quello che succede nei mari, prima o poi, arriva anche a riva.

Una situazione particolare

Chi si è fatto un giro ultimamente lungo la costa tra Romagna e Marche magari se n’è accorto: il mare ha cambiato colore. In certi punti è diventato verde, proprio verde. Non è un effetto ottico né una roba passeggera: è una fioritura di alghe, causata dall’acqua troppo calda e le piogge abbondanti della primavera. I fiumi, con tutta quell’acqua in più, hanno riversato in mare un sacco di nutrienti. E le microalghe, come sempre, appena trovano “cibo”, si moltiplicano a vista d’occhio.

Come riportato da ravennaedintorni.it, l fenomeno non è solo evidente dalla riva: lo hanno visto anche i satelliti. Il Sentinel-3 del programma Copernicus ha fotografato delle vere e proprie macchie verdi vicino alla costa, in contrasto col blu scuro del mare aperto. Bello da vedere, sì, ma anche un po’ inquietante. Perché tutta questa crescita algale non è una buona notizia: può ridurre l’ossigeno nell’acqua, disturbare la vita marina e mettere a rischio anche la pesca e il turismo.

la situazione vista dallo spazio (Copernicus FOTO) - sciencecue.it
la situazione vista dallo spazio (Copernicus FOTO) – sciencecue.it

Cosa succede adesso?

Il punto è che queste fioriture non sono solo una curiosità visiva. Come affermato su ravennaeddintorni.it, quando le alghe crescono troppo in fretta, si mangiano tutto l’ossigeno disponibile nell’acqua. Il risultato? Aree “morte” dove i pesci e gli altri animali marini fanno fatica a sopravvivere.

E non è tutto: alcune di queste alghe, in certe condizioni, possono pure produrre tossine. Non sempre succede, ma quando capita… son dolori. Per l’ambiente e anche per chi lavora col mare. Dal lato turismo, l’effetto è immediato: l’acqua verde e torbida non invoglia certo a fare il bagno. E questo, in zone che vivono d’estate, è un bel problema. Le autorità stanno monitorando la situazione con i satelliti e studi scientifici, cercando di capire come affrontarla.