Un’isola, due Nazioni | Se arrivi in ritardo di un solo minuto non sei più in Spagna

Illustrazione di un'isola spagnola (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un'isola spagnola (Canva FOTO) - marinecue.it

Quest’isola è molto particolare perché è contesa tra due nazioni. Basta andare nel giorno giusto (o sbagliato) e ti trovi in un’altra nazione.

Esistono isole così particolari da essere divise tra due (o più) Paesi. Sì, proprio letteralmente tagliate a metà, con una parte sotto una bandiera e l’altra sotto un’altra. E la cosa affascinante è che, spesso, ci si cammina sopra senza nemmeno accorgersene.

Un esempio famoso è l’isola di Saint Martin nei Caraibi: una metà è territorio francese, l’altra è olandese. E la frontiera? Praticamente invisibile, ma i cartelli cambiano lingua e le targhe pure. Una situazione unica che funziona sorprendentemente bene.

Un altro caso curioso è Sebatik, tra Indonesia e Malaysia, oppure l’isola di Märket, in mezzo al Baltico, che è condivisa da Finlandia e Svezia. Ci sono perfino piccoli villaggi tagliati a metà, dove basta attraversare una strada per trovarsi in un altro Stato.

Insomma, queste isole sono un mix di culture, leggi e storie. A volte convivono in pace, altre volte hanno avuto i loro problemi. Ma restano comunque esempi affascinanti di come i confini non siano sempre così netti come sembrano sulle mappe.

Quando un’isola non basta a una sola nazione

Esistono luoghi nel mondo dove i confini si incrociano, si intrecciano… o addirittura si dividono lo stesso pezzetto di terra. Non è roba da romanzo di fantasia: ci sono davvero isole che appartengono a più Stati, un po’ come un appartamento condiviso da coinquilini molto diversi tra loro. In alcuni casi si parla di confini ben tracciati, in altri tutto è più sfumato, ma comunque regolato da trattati, accordi o addirittura rotazioni.

Tra i più curiosi c’è il Golfo di Fonseca, spartito tra El Salvador, Honduras e Nicaragua, o il Lago di Costanza, che tocca Austria, Svizzera e Germania, anche se lì i confini sono un po’ “fluttuanti”. Poi c’è l’Antartide, che è forse il condominio più strano di tutti: nessuno ne ha davvero il controllo, ma tutti lo amministrano un po’. Ma la storia dell’isola dei Fagiani è molto particolare.

Illustrazione dell'isola dei Fagiani (Wikipedia Zarateman FOTO) - marinecue.it
Illustrazione dell’isola dei Fagiani (Wikipedia Zarateman FOTO) – marinecue.it

L’isola che cambia spesso bandiera

E poi c’è lei, la più originale di tutte: l’Isola dei Faisani, o dei Fagiani. Nome fiabesco, ma storia decisamente reale. Si trova tra Francia e Spagna, sul fiume Bidasoa, e ha una particolarità che la rende unica: cambia nazionalità ogni sei mesi. Dal 1° febbraio al 31 luglio è sotto la sovranità della Spagna, poi passa alla Francia fino al 31 gennaio dell’anno successivo. Un meccanismo preciso e ripetuto da secoli.

Tutto nasce nel 1659, alla fine della Guerra dei Trent’anni. Sull’isola fu firmato il Trattato dei Pirenei, che mise pace tra le due nazioni e scelse proprio quel piccolo fazzoletto di terra come simbolo di collaborazione. Oggi è ancora lì, lunga 200 metri, larga 40, senza abitanti né costruzioni, solo qualche albero e un monolito in pietra.