Atlantide, non si trova in Europa | L’hanno appena trovata: questo monumento si trova in Giappone

Illustrazione fantascientifica di Atlantide (Pixabay FOTO) - marinecue.it

Illustrazione fantascientifica di Atlantide (Pixabay FOTO) - marinecue.it

La grande e maestosa Atlantide secondo le leggende si troverebbe in Europa, eppure anche il Giappone potrebbe averne una.

Atlantide, secondo Platone, era un’isola avanzatissima scomparsa sotto il mare “in un solo giorno e una notte di disgrazia”. Ma dal punto di vista scientifico, non ci sono prove concrete che sia mai esistita davvero. Nessuna scoperta archeologica o geologica ha confermato la presenza di una civiltà sommersa così evoluta.

Molti studiosi pensano che Platone si sia ispirato a eventi reali, come l’eruzione di Thera (Santorini) nel II millennio a.C., che distrusse parte della civiltà minoica. Altri credono che Atlantide fosse solo un mito usato per spiegare il concetto di una società che si autodistrugge per colpa dell’arroganza.

Le ricerche continuano, tra sonar, satelliti e immersioni, ma finora si è trovato poco più che suggestioni. Alcuni sostengono di aver trovato resti di “Atlantidi” nei Caraibi, nel Mediterraneo o addirittura in Antartide, ma nessuna di queste teorie regge al vaglio scientifico.

In sintesi, per la scienza Atlantide resta una leggenda affascinante, utile per riflettere sull’equilibrio tra progresso e presunzione. E finché non spunterà una prova solida dal fondo del mare, rimarrà lì: tra mito, filosofia e immaginazione.

Un tuffo nel mistero

Tra le acque trasparenti che lambiscono l’isola di Yonaguni, in Giappone, c’è qualcosa che ha fatto sgranare gli occhi a più di un sub. Non è un pesce esotico o un relitto arrugginito, ma una struttura rocciosa sommersa che sembra uscita da un documentario di archeologia misteriosa. Gradoni perfettamente scolpiti, terrazze squadrate, passaggi che ricordano scalinate e piattaforme… insomma, tutto fa pensare a un’opera dell’uomo.

Scoperta nel 1986 da un subacqueo locale, Kihachiro Aratake, a circa 25 metri di profondità, ha acceso un dibattito che ancora oggi divide esperti e appassionati: è una costruzione antichissima sommersa dal mare o solo un gioco bizzarro della natura? Alcuni paragoni parlano addirittura di una “Atlantide giapponese” antica 10.000 anni.

Illustrazione della struttura subacquea (Wikipedia jpatokal  FOTO) - marinecue.it
Illustrazione della struttura subacquea (Wikipedia jpatokal FOTO) – marinecue.it

Tra geologia e fantasia

Come riportato da Cult Web, una delle ipotesi più affascinanti è quella dell’origine artificiale. Il geologo giapponese Masaaki Kimura è stato uno dei principali sostenitori di questa tesi: secondo lui, non solo la struttura sarebbe stata modificata dall’uomo migliaia di anni fa, ma ci sarebbero anche tracce di incisioni, simboli scolpiti e una sorta di strada che conduce a quella che parrebbe una scalinata monumentale. Alcuni dettagli, come gli spigoli netti e certe simmetrie quasi troppo perfette per essere casuali, alimentano la suggestione. 

Dall’altra parte del dibattito ci sono i geologi più scettici, che vedono nella formazione solo un bellissimo esempio di erosione naturale. Le rocce della zona, in particolare l’arenaria, tendono a fratturarsi in modo netto e lineare, specie in presenza di faglie e terremoti, fenomeni comuni da quelle parti.