Sta nascendo un nuovo Oceano sotto i nostri occhi | Preoccupa quello che sta accadendo: un continente tagliato in due

east african rift

Qui nascerà un nuovo oceano (x.com/east_facts) -www.marinecue.it

Questo fenomeno, che porterà alla formazione di un nuovo oceano, è causato da forze profonde e invisibili agli occhi.

La geologia ci insegna che non sempre le attività che avvengono sotto i nostri piedi sono visibili e percepibili al nostro osservare, seppur attento.

I continenti possono sembrare fermi, ma sono in realtà soggetti a un costante processo di cambiamento, governato da forze tettoniche e geologiche profondissime.

Come abbiamo osservato di recente, questi movimenti si manifestano attraverso terremoti, eruzioni vulcaniche o ampie fratture nella crosta terrestre.

Tuttavia, la maggior parte del loro lavoro è lenta e costante, non percepibile nell’arco della vita umana. Quei momenti terribili dati dalle scosse nascondono processi irreversibili.

Una trasformazione radicale

L’Africa, culla dell’umanità e ricco contenitore di biodiversità, è attualmente palcoscenico di uno di questi incredibili fenomeni: una frattura del continente che porterà col tempo alla formazione di un nuovo oceano e a una trasformazione della geografia mondiale. Come riportato da Fanpage, la modifica ha origine nella East African Rift, la più estesa frattura tettonica del globo, che si estende per oltre 6. 000 chilometri attraverso il continente africano, dal Mozambico all’Etiopia, fino a toccare i confini del Mar Rosso.

Qui si stanno separando due placche tettoniche: la placca nubiana e quella somala. Secondo lo studio, a frattura cresce a un ritmo di circa 7 millimetri all’anno, ma può manifestarsi con improvvisi eventi violenti, come accaduto nel 2005 nella regione di Afar, dove un terremoto ha fatto emergere una crepa lunga 60 chilometri in pochi giorni.

movimento delle placche in africa
Questa l’area colpita (earthobservatory.nasa.gov) – www.marinecue.it

Le cause reali

Per ciò che concerne le cause, un nuovo studio guidato da ricercatori britannici dell’Università di Glasgow, in collaborazione con enti africani come la Geothermal Development Company, ha fatto luce su questo interrogativo. Analizzando campioni di gas nobili, in particolare neon, prelevati in Kenya, gli studiosi hanno trovato tracce isotopiche simili a quelle rinvenute in altri punti estremi dell’East e persino nelle Hawaii. Questa omogeneità indica che i gas provengono da un vasto superpennacchio di roccia fusa, il quale si estende dal mantello terrestre fino a sotto il continente africano.

La scoperta di una sola massa profonda – piuttosto che di vari pennacchi indipendenti – cambia radicalmente il modo di comprendere i processi geodinamici in Africa. Quest’enorme colata di roccia parzialmente fusa sta sollevando fisicamente l’Africa orientale, rendendola più alta rispetto ad altre aree del pianeta, e nel contempo indebolisce e spezza la crosta, facilitando il movimento divergente delle placche, con lo stesso meccanismo che , nel corso di milioni di anni, creerà lo spazio per un nuovo oceano, separando l’Africa orientale dal resto del continente.