ALLERTA per questo pesce killer | Si sta insediando dovunque e distrugge tutto: il Governo decide per l’abbattimento

ALLERTA per questo pesce killer | Si sta insediando dovunque e distrugge tutto: il Governo decide per l’abbattimento

Un pericolo crescente (stockvault.net) - www.marinecue.it

Un pericolo crescente per gli ambienti acquatici. Le autorità indicano di abbatterlo immediatamente: ecco la ragione dell’allarme.

Potrebbe sembrare la storia di un film dell’orrore ambientato nei fiumi americani, ma è tutto reale. Una specie da guardare con estrema attenzione.

Un pesce chiamato “zombie” per la sua inquietante capacità di vivere lontano dall’acqua si sta diffondendo nei corsi d’acqua degli Stati Uniti, sollevando preoccupazioni tra le autorità ambientali.

Questo pesce proviene dall’Asia che, grazie alla sua straordinaria resistenza e comportamento predatorio, costituisce una grave minaccia per gli ecosistemi fluviali e lacustri.

Può anche strisciare sulla terraferma per raggiungere corpi d’acqua, comportandosi più come un rettile che come un pesce. Capiamo perché è temibile.

Un’emergenza temibile

Come indicato da ILF Science ed Everyeye, il Missouri è l’ultimo stato americano ad avvertire della situazione. Le indicazioni del Dipartimento per la Conservazione sono chiare: chi lo cattura deve distruggerlo all’istante. Non basta rimetterlo in acqua o abbandonarlo: il pesce deve essere decapitato, e il ritrovamento deve essere documentato con fotografie e coordinate. È inoltre proibito trasportarlo, venderlo o anche possederlo. Il motivo è semplice: il Channa Argus può resistere per diversi giorni al di fuori dell’acqua, purché la sua pelle rimanga bagnata.

Il primo avvistamento in America risale al 2002, in un laghetto del Maryland. Da allora, la sua diffusione è stata inarrestabile, estendendosi in Virginia, New York, Pennsylvania e ora nel Midwest. Le sue dimensioni – può superare il metro di lunghezza – e la sua voracità lo rendono un predatore temibile per la fauna locale. Si ciba di pesci, rane, piccoli rettili e invertebrati, competendo direttamente con le specie native e alterando il delicato equilibrio biologico.

channa argus
Primo avvistamento nel 2002 (depositphotos.com) – www.marinecue.it

L’impatto reale?

Anche se alcuni studiosi minimizzano l’allerta, affermando che l’impatto reale non è stato completamente valutato, le autorità americane hanno optato per una linea di massima severità. Questo è anche dovuto al fatto che l’introduzione di tali animali è spesso collegata al traffico illecito di specie esotiche, che poi sfuggono al controllo una volta rilasciate nella natura. E questo problema non è limitato solo agli Stati Uniti: secondo le fonti di cui sopra è stata segnalata anche la presenza sospetta di questo pesce nelle acque di Lampedusa, il che indica che la problematica potrebbe presto diventare globale.

La questione del pesce testa di serpente è solo l’ultimo esempio del danno che può derivare dall’introduzione incontrollata di specie invasive. Queste minacce silenziose hanno la capacità di alterare gli equilibri naturali in modo irreversibile, e l’unica reale difesa è la prevenzione. O, in casi estremi, l’eliminazione forzata.