In Sardegna il mare è off-limits | Ci si prepara alla guerra: arrivano i sottomarini

Illustrazione di un mare off-limits (Pexels FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un mare off-limits (Pexels FOTO) - marinecue.it

Il mare in Sardegna potrebbe non essere accessibile, con alcune spiagge che non verranno proprio aperte. Cosa sta succedendo?

A volte il mare non è quel posto libero e aperto che ci piace immaginare. Ci sono momenti in cui diventa inaccessibile, chiuso, quasi proibito. Succede dopo disastri ambientali, come sversamenti di petrolio o fioriture tossiche di alghe che rendono l’acqua pericolosa perfino da toccare.

Capita anche per motivi politici o militari. Zone costiere trasformate in aree interdette, porti chiusi, mari pattugliati da navi da guerra. A volte basta un conflitto a migliaia di chilometri per rendere impraticabile un intero tratto di oceano. E non parliamo solo di barche: nemmeno i pescatori locali possono uscire a lavorare.

C’è poi il problema dell’inquinamento. In alcune parti del mondo il mare è talmente sporco che nessuno osa farci il bagno. Rifiuti galleggianti, schiume strane, plastica ovunque. Alcuni tratti vengono chiusi per settimane, se non per mesi. E non per precauzione, ma per reale pericolo.

E infine c’è il mare chiuso per la natura. Quando arrivano le mareggiate forti, le correnti impazzite o gli uragani, il mare si richiude come una bestia inarrestabile. È come se dicesse “non oggi, non ora”. E in quei momenti, lo si guarda da lontano. Con rispetto. E anche un po’ di paura.

Quando il mare ti dice: “Alt!”

Di solito il mare fa venire in mente vacanze, libertà, tuffi e tramonti infiniti. Ma non sempre è tutto così poetico. A volte succede che quelle stesse acque che sembrano accogliere tutti… si chiudono. Letteralmente. E non per una tempesta o chissà quale disastro naturale, ma per motivi di sicurezza. Militari, per la precisione. Tipo quello che è appena successo al largo del sud della Sardegna.

Come riportato da unionesarda.it, dal 14 al 24 maggio 2025, una bella fetta di mare, dalla zona dell’isola di San Pietro fino a Terra Mala, passando per Teulada e il Golfo degli Angeli, è stata dichiarata “area pericolosa”. In pratica vietato navigare, pescare, fare sport acquatici o anche solo avvicinarsi. Una bella mazzata per chi ci lavora o ci vive. Tutto questo perché, sotto la superficie, si sta muovendo un sottomarino in esercitazione. Illustrazione di un sottomarino (Depositphotos FOTO)- www.marinecue.it

Illustrazione di un sottomarino (Depositphotos FOTO)- www.marinecue.it

Cosa sta succedendo?

Non è una novità assoluta, a dire il vero. Come riportato da unionesarda.it, quelle acque lì intorno alla Sardegna, sono da sempre considerate “strategiche”. Perfette per fare addestramenti, test, manovre ecc.

E quindi ogni tanto, come in questo caso, arriva l’ordinanza: “niente barche, niente canne da pesca, niente di niente”. L’avviso arriva direttamente dalla Guardia Costiera ee non si può far altro che aspettare che l’esercitazione finisca per poter tornare in spiaggia o in barca.