Cristoforo Colombo, uno studio distrugge un falso mito | La città di Genova piange per questo suo “figlio”

Illustrazione di una statua di Colombo (Pexels FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di una statua di Colombo (Pexels FOTO) - marinecue.it

Questa scoperta su Cristoforo Colombo potrebbe cambiare tutto ciò che conosciamo di lui, e dei suoi viaggi. Cos’è successo?

Cristoforo Colombo, sì proprio lui, l’uomo dei “tre famosi viaggi” e dell’“America scoperta per caso”. Ma lo sapevi che non ha mai messo piede in quello che oggi chiamiamo Stati Uniti? Arrivò nei Caraibi, tra Bahamas e Haiti, convinto fino alla fine di essere vicino all’Asia. Testardo? Forse. Ma anche parecchio determinato.

Un’altra cosa curiosa: lavorava per la corona spagnola. E ci mise anni a convincere qualcuno a finanziare la sua idea. Prima i portoghesi gli dissero picche, poi la spuntò con Isabella di Castiglia (che ci pensò un bel po’ prima di dire “ok, vai”).

In vita, non fu nemmeno così celebrato come si crede. Anzi, finì in disgrazia, arrestato e riportato in catene in Spagna dopo il terzo viaggio. Era accusato di cattiva gestione e violenze nei territori “scoperti”. Insomma, un personaggio un po’ più complicato dell’eroe scolastico col cappello a tre punte.

E poi c’è questa chicca: per tutta la vita Colombo fu convinto di essere arrivato nelle Indie. Mai, nemmeno in punto di morte, accettò l’idea di aver trovato un “Nuovo Mondo”. È incredibile pensare che la sua impresa, che ha cambiato la storia del pianeta, si sia basata su un gigantesco errore di calcolo.

Una scoperta…negativa

Per secoli si è dato per scontato: Cristoforo Colombo, il navigatore che “scoprì” l’America, era nato a Genova. Eppure, ogni tanto, la storia ci sorprende. E stavolta lo fa con una domanda spiazzante: e se Colombo non fosse affatto genovese? Non è la solita teoria strampalata da bar, ma un’ipotesi che arriva da studi recenti e pure da analisi genetiche.

Certo, l’idea suona strana. Però c’è qualcosa che stona, a guardarla bene. Tipo il fatto che Colombo, anche quando scriveva in Italia, lo faceva in spagnolo. Mai una parola in genovese, neanche nei messaggi più personali. Un po’ bizzarro, no? 

Una foto di Genova (Pexels FOTO) - marinecue.it
Una foto di Genova (Pexels FOTO) – marinecue.it

Cosa dicono le ricerche

Un team dell’Università di Granada, guidato dal genetista José Antonio Lorente, ha analizzato il DNA di alcuni parenti di Colombo. Il risultato? Pare che il famoso navigatore potrebbe essere nato in Spagna, da una famiglia di ebrei sefarditi costretti a nascondere le proprie origini durante le persecuzioni del XV secolo.

Un dettaglio che cambierebbe parecchio la narrazione ufficiale, perché spiegherebbe sia l’uso esclusivo dello spagnolo che certi silenzi sul passato familiare. Colombo, quindi, potrebbe aver “coperto” le sue radici per ragioni politiche o religiose.