Allarme invasione alghe tossiche | Stanno lasciando il deserto dietro di loro: moria totale

Illustrazione di alghe tossiche (Pexels FOTO) - marinecue.it
Prestate attenzione a queste alghe. C’è una vera e propria invasione, che sta creando un sacco di problematiche.
Le alghe tossiche sono organismi microscopici che vivono in acqua, soprattutto marina, e che a volte possono produrre sostanze pericolose per l’uomo e gli animali. Non tutte le alghe lo fanno, ma alcune, in determinate condizioni, diventano un vero problema.
Di solito il rischio aumenta quando ci sono alte temperature, acqua ferma e molto nutrimento (tipo scarichi agricoli o urbani). In queste situazioni, le alghe si moltiplicano in massa e creano le cosiddette “fioriture algali”, che possono colorare l’acqua e renderla torbida.
Il punto è che alcune di queste alghe rilasciano tossine nell’ambiente, che possono finire nell’aria o essere assorbite dai molluschi. E se poi qualcuno li mangia o respira vicino alla costa, può star male: irritazioni, problemi respiratori, nausea… dipende dal tipo di tossina.
Per questo, in estate, capita di sentire annunci sulla presenza di alghe tossiche in spiaggia. Non è allarmismo, ma precauzione. Basta sapere di cosa si tratta e prestare un po’ di attenzione, soprattutto se si hanno bambini, animali o problemi respiratori.
Una situazione grave
Di solito si pensa al mare come a un posto di pace, magari con l’acqua limpida e il sole che ci gioca sopra. Ma a volte, qualcosa cambia. L’acqua si tinge di colori strani, muoiono pesci a centinaia, l’aria diventa pesante. È lì che entra in scena il fenomeno delle alghe tossiche. Niente di nuovo per gli esperti, ma per chi non lo conosce, sembra un incubo.
Le chiamano “fioriture algali”, e sono come esplosioni improvvise di alghe microscopiche che crescono a dismisura quando le condizioni lo permettono: acqua calda, poca corrente e un sacco di nutrienti (di solito scaricati dall’uomo, va detto). E in alcuni casi, come quello recente in Australia, si tratta di alghe che fanno sul serio.

Un caso particolare
Come riportato da amp.today.it, nel marzo 2025, lungo le coste del sud dell’Australia, un’alga chiamata Karenia mikimotoi ha causato una vera strage in mare. Parliamo di oltre 200 specie marine coinvolte, tra cui squali, polpi e pesci di ogni tipo. Le tossine prodotte da quest’alga attaccano le branchie degli animali e disturbano il loro sistema nervoso, portandoli letteralmente a soffocare sott’acqua.
E anche se questa specifica alga non è pericolosa per le persone in modo diretto, non è che ci si stia proprio al sicuro. Respirare l’aria vicino al mare durante una di queste fioriture può provocare fastidi come irritazioni della pelle o bruciore agli occhi. E poi ci sono i frutti di mare, che se filtrano l’acqua contaminata rischiano di diventare una bomba a orologeria per chi li mangia.