Sui fondali hanno scoperto dei cerchi ed è importantissimo | Hanno capito come ottenere energia gratis dal mare

Illustrazione di alcuni cerchi in mare (Pexels FOTO) - marinecue.it
Questi cerchi rinvenuti nei fondali possono dimostrarsi importantissimi, soprattutto per quanto riguarda l’energia.
Il mare non è solo un posto da cartolina, ma anche una fonte pazzesca di energia. Cioè, pensa a quanta forza c’è nelle onde, nelle maree, nelle correnti… tutta roba che si può trasformare in elettricità, se usata bene. E senza bruciare niente, quindi zero emissioni.
Ci sono già tecnologie in giro che sfruttano il movimento delle onde per generare energia. Tipo quei galleggianti che si muovono su e giù con il mare e azionano turbine. Alcuni progetti sembrano usciti da un film di fantascienza, ma funzionano davvero. Il problema, semmai, è farli durare con tutta la salsedine e le botte delle onde.
Un altro sistema interessante è l’energia mareomotrice, che sfrutta l’andata e il ritorno delle maree. È super prevedibile, quindi molto affidabile. Ci sono impianti in Francia e in Corea del Sud che producono elettricità solo con questo sistema. E poi c’è l’energia delle correnti sottomarine, tipo quelle oceaniche profonde: lì il potenziale è enorme, ma ancora poco sfruttato.
Certo, non è tutto facile. I costi sono alti, la manutenzione è complicata, e bisogna anche fare attenzione a non rovinare gli ecosistemi marini. Però il futuro si gioca anche qui, tra le onde. Perché il mare ha una forza incredibile, e imparare a usarla bene potrebbe cambiare tutto.
Il mare non è solo da guardare
Il mare lo si ama per mille motivi: per i tramonti, per le vacanze, per quella sensazione di libertà che dà solo lui. Però, c’è un lato del mare che spesso si dimentica, ed è quello energetico. Già, sotto quelle onde c’è una forza pazzesca. Un’energia continua, costante, che non dorme mai. E no, non è una roba da futurologi: esiste davvero e si può sfruttare.
In posti come la California, ad esempio, come riportato da meteoweb.eu, stanno testando impianti che trasformano il movimento delle onde o delle correnti in elettricità. Tipo dei galleggianti che vanno su e giù e producono energia mentre ballano col mare. L’obiettivo è chiaro: staccarsi piano piano dai combustibili fossili e provare a immaginare un domani un po’ più pulito. Ma c’è una piccola scoperta interessante…

Cosa dice la ricerca
Come riportato su meteoweb.eu, è stata pubblicata una ricerca sul Journal of Geophysical Research che prendono in considerazione alcuni cerchi sottomarini, che si pensava fossero stati prodotti da gas naturali, come il metano rendendo il sottosuolo instabile.
Invece, questi cerchi, chiamati pockmarks, non sono stati formati da bolle di metano da da flussi gravitazionali di sedimenti, cioè un trasporto “fisico” dei sedimenti che ha permesso la formazione di questi cerchi. E con l’energia cosa c’entra? Beh, ciò dimostra che l’assenza di gas in quelle zone permette di avere un fondale stabile dove poter applicare strutture pesanti adibite alla produzione di energia.