Caraibi, fai molta attenzione se hai prenotato qui | Hanno scoperto due nuove specie di coccodrilli: hanno infestato la zona

Una scoperta sconvolgente

Nuova specie di coccodrilli (Canva) - marinecue.it

Sebbene si pensasse che le specie di coccodrilli fossero poche, eccone, in realtà, altre: le quali, oltretutto, son davvero pericolose.

Gli animali rappresentano una componente essenziale, della vita sulla Terra: contribuendo all’equilibrio degli ecosistemi, e arricchendo la biodiversità del pianeta. Così che ogni specie, grande o piccola, svolga un ruolo unico nel proprio ambiente naturale, influenzando persino catene alimentari e cicli biologici.

Dai mammiferi che vivono nelle foreste, ai pesci che popolano gli abissi marini, la varietà animale è infatti straordinaria. E la loro capacità di adattamento, gli ha permesso di colonizzare quasi ogni angolo del pianeta: dai deserti più aridi, ai ghiacci polari.

Ma oltre alla loro importanza ecologica, gli animali hanno da sempre un ruolo centrale, nella vita umana: come fonte di cibo, compagnia, ispirazione artistica, e oggetto di studio scientifico. Non a caso, la relazione fra esseri umani e animali, si è evoluta nel tempo, diventando sempre più complessa.

Ciò nonostante, molte specie son oggi minacciate proprio dall’azione dell’uomo. A causa di cambiamenti climatici, inquinamento e distruzione degli habitat naturali, i quali mettono appunto a rischio, la loro sopravvivenza. Rendendo quindi urgente, un impegno concreto per la loro tutela.

Una scoperta sorprendente

Un gruppo di biologi e genetisti della McGill University, in Canada, ha di recente completato uno studio filogenetico rivoluzionario, sulla famiglia dei coccodrilli. E analizzando il DNA di alcuni esemplari, che si pensava appartenessero alla specie “Crocodylus acutus”, i ricercatori hanno identificato due nuove specie mai documentate prima: le quali vivono, rispettivamente, sull’isola di Cozumel, e nell’atollo di Banco Chinchorro, al largo della penisola messicana dello Yucatán.

Le specie in questione, contano meno di 500 esemplari ciascuna, e si son perfettamente adattate agli ecosistemi caraibici, mantenendo molte caratteristiche in comune con il coccodrillo americano. Eppure, nonostante le forti somiglianze, la differenza principale riguarda la forma del cranio, più sottile ed elegante, nelle nuove specie. Una scoperta che ha, di fatto, sorpreso gli stessi studiosi, i quali non sospettavano l’esistenza di ulteriori specie nella regione.

Due specie da tutelare
Progetto di conservazione (Canva) – marinecue.it

Un’ipotesi scientifica da rivedere

 José Avila-Cervantes, uno degli autori della ricerca pubblicata su “Molecular Phylogenetics and Evolution”, ha spiegato che, per secoli, si era ritenuto che “Crocodylus acutus” fosse un’unica specie, distribuita lungo una vasta area che va dalla Bassa California, fino al Venezuela. Ma il nuovo studio dimostra, invece, che la diversità genetica è, in realtà, maggiore di quanto si pensasse.

E dato il numero ridotto di esemplari, è urgente avviare progetti di conservazione per proteggere queste nuove specie, e i loro fragili habitat. Infatti, i coccodrilli – presenti sulla Terra da oltre 155 milioni di anni – meritano di continuare a prosperare, anche in un mondo in continuo cambiamento.