Avvistamento specie rara, c’è timore | Questi pesci vivono a 1000 mt di profondità: risalgono solo a causa dei terremoti

Strani pesci viventi nelle profondità (Canva) - marinecue.it
Quando si avvistano specie nuove, o addirittura rare, di animali, insorge sempre qualche timore. Come in questo caso, a Catania.
Alcuni alimenti, oltre a nutrire il corpo, offrono benefici straordinari per la salute, contribuendo al benessere fisico e mentale. Così che includerli nella dieta quotidiana, possa far davvero la differenza, nel lungo termine.
Frutta, verdura, legumi e cereali integrali – dal canto loro -, son ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti, fondamentali infatti per rafforzare il sistema immunitario, e combattere l’invecchiamento cellulare. E ogni colore nel piatto, corrisponde a una diversa fonte di salute.
Anche pesce azzurro, frutta secca e olio extravergine d’oliva, giocano un ruolo chiave, migliorando infatti le funzioni cognitive, il cuore e la circolazione, grazie ai loro grassi buoni, e nutrienti essenziali.
Quindi, scegliere con attenzione cosa mangiare non significa solo saziarsi, bensì, anche prendersi cura di sé. Poiché una dieta varia ed equilibrata è il primo passo, per prevenire molte malattie, e mantenersi attivi più a lungo.
Un incontro straordinario
Nel cuore del Mar Ionio, al largo delle coste calabresi, si è verificato un evento eccezionale: ovvero, due avvistamenti ravvicinati del misterioso “Regalecus glesne“, noto come Re di Aringhe. E a documentarlo è stato un video realizzato da Nino Martino, esperto pescatore locale, durante una giornata di mare calmo. Raccontando che sembrava quasi una creatura mitologica, poiché particolarmente stupito, nel vederlo nuotare poco sotto la sua barca.
Questo pesce enigmatico, può raggiungere gli 8 metri di lunghezza, ed è caratterizzato da un corpo argenteo, e da una cresta dorsale rossa. Vive abitualmente a profondità elevate, fra i 200 e i 1000 metri: per questo motivo, sue osservazioni in superficie, sono rarissime. Tanto che la doppia comparsa, a distanza di poche ore, ha sorpreso persino gli scienziati, suggerendo che ci siano dinamiche ancora da comprendere.

Ipotesi e misteri da decifrare
Secondo l’ittiologo Francesco Tiralongo, dell’Università di Catania, siffatti avvistamenti potrebbero esser legati a cambiamenti ambientali, come variazioni di temperatura o correnti. Sebbene, tuttavia, non esistano prove certe che colleghino la presenza del pesce a fenomeni sismici, come a volte si ipotizza nell’ambito folkloristico.
Il progetto “AlienFish”, fondato da Tiralongo, dimostra dunque quanto sia preziosa la collaborazione fra scienza e cittadini. Tanto che, l’occhio attento di Martino ha permesso di arricchire le conoscenze su una delle specie più affascinanti del Mediterraneo, dando quindi nuova voce alla biodiversità marina.