Primo Piano

Placodermi: scoperto il primo cuore fossile tridimensionale e le tracce più antiche di guaina mielinica

Questi antichi pesci sono straordinari, e presentano tante caratteristiche interessanti, anche dal punto di vista fossile.

I placodermi. Magari il nome non dice molto, ma ti assicuro che questi pesci preistorici avevano un sacco di cose interessanti da raccontare. Erano una classe di vertebrati estinti, vissuti circa tra 400 e 370 milioni di anni fa, e per capirci: sembravano un incrocio tra uno squalo e un’armatura medievale. Sì, perché la loro testa era letteralmente corazzata. 

Oltre ad avere un look davvero da film fantasy, sono stati tra i primi vertebrati a sfoggiare mandibole articolate. Non le usavano per masticare,  ma per afferrare le prede al volo. Immagina: bocca spalancata, vortice d’acqua, e via, il pranzo è servito. Uno stile di caccia che oggi ci ricorda un po’ quello di alcuni squali.

E non finisce qui. Questi “pesci corazzati” sono un vero e proprio forziere di informazioni paleobiologiche. Dai denti primordiali (detti gnatali) alle strategie riproduttive fossilizzate, passando per adattamenti ecologici davvero ingegnosi. Alcuni avevano perfino perso la corazza per adattarsi meglio ai loro ambienti. Insomma, un gruppo tutt’altro che monotono.

E proprio da uno di questi pescioloni arriva una notizia interessantissima: il ritrovamento del primo cuore fossilizzato in 3D. Ma non solo. C’erano anche fegato, intestino e stomaco, tutti lì, conservati in modo eccezionale. Una rarità assoluta, resa possibile grazie a uno di quei luoghi magici chiamati lagerstätte, dove anche i tessuti molli riescono a sopravvivere al tempo, sotto forma di roccia.

Un cuore antico e tridimensionale

Il cuore ritrovato, e parliamo di circa 380 milioni di anni fa, mica ieri, apparteneva a un placoderma del gruppo degli Arthrodira. E la cosa che ha fatto sgranare gli occhi agli scienziati è che si trattava di un cuore fossilizzato in tre dimensioni. Schiacciato, sì, ma ben conservato e con una forma a “S” piuttosto marcata. E non era un caso isolato: accanto al cuore c’erano anche lo stomaco, con pareti spesse, e un fegato bilobato. Un pacchetto anatomico completo! Ora, perché ci interessa tutto questo? Perché la posizione del cuore, separato dagli altri organi e disposto in quel modo, suggerisce qualcosa di grosso: la presenza di un “collo” o comunque di una struttura che permettesse di muovere la testa.

E questo significa che l’evoluzione di un capo mobile potrebbe essere avvenuta molto prima di quanto pensassimo. Insomma, questi placodermi ci stanno riscrivendo la timeline dell’anatomia vertebrata. Se ci pensi, già trovare un osso fossilizzato è una fortuna, ma riuscire a studiare organi molli è davvero roba da jackpot scientifico. E grazie a questi ritrovamenti possiamo fare ipotesi sempre più precise su come vivevano, si muovevano e si evolsero i nostri lontani antenati acquatici.

Illustrazione del cuore in 3D (Kate Trinajstic et al. 2022 FOTO) – www.marinecue.it

Nervi fossili e la prima “apparizione” della guaina mielinica

Come se non bastasse, qualche tempo fa è emersa un’altra scoperta che forse è passata un po’ in sordina, ma che merita attenzione: le primissime tracce fossili di guaina mielinica (Trinajstic et al., 2007). Sì, quella struttura che oggi ricopre molti dei nostri neuroni e che serve a far viaggiare gli impulsi nervosi a tutta velocità. E indovina? Anche qui, i protagonisti sono ancora una volta i placodermi.

Ci sono ottime ragioni per credere che questi pesci fossero tra i primi vertebrati a “mielinizzarsi”. Le loro strutture mandibolari, che, come dicevamo, funzionavano tipo una cerniera tra la testa e il torace, erano così complesse che dovevano essere controllate con estrema rapidità. E questo tipo di precisione richiede… esatto, una bella guaina mielinica attorno agli assoni. Nei fossili più ben conservati, sono state osservate tracce dei nervi cranici, con forami ben visibili che attraversavano il cranio. 

Mattia Paparo

Recent Posts

Scoperta incredibile nel Mar Mediterraneo | È la prima volta che i ricercatori ci si imbattono: l’hanno trovata dopo 2 secoli

Nel Mar Mediterraneo si fanno scoperte continue, ma alcune volte alcune di esse sono davvero…

36 minuti ago

No, questo non è il modo giusto per tenere a bada gli squali | Protezioni aggirate facilmente: le vere vittime sono altre specie

Come proteggere i bagnanti dagli squali in modo efficace ed etico? Il dibattito sui metodi…

3 ore ago

Questa specie di pesce è “troppo focosa” | Ogni volta che si accoppia succede l’incredibile: aumenta il moto ondoso

Un'affascinante scoperta scientifica negli oceani: la riproduzione di alcune specie di pesci causa un movimento…

7 ore ago

Disney, gli ambientalisti sul piede di guerra | La nave da Crociera più grande al mondo è pericolosa: distruggerà gli ecosistemi

Svelata la nuova, grande nave da crociera: la sua uscita riaccende il dibattito sull'impatto ambientale…

18 ore ago

È corsa in Antartide a causa di un fenomeno raro | Tutti stanno sfidando il pericoloso Vulcano per accaparrarselo: si diventa ricchissimi

Un gigante di ghiaccio e fuoco in Antartide: sprigiona gas, vapori e... polvere d'oro, un…

20 ore ago

Il Paradiso in Terra esiste ed è composto da 18 isole | Adatto a tutti i gusti: almeno una volta devi vederlo

Se lo state cercando il Paradiso in Terra esiste ed è composto da ben 18…

22 ore ago