Se approdi in questa perla rimarrai esterrefatto | Uno scrigno di tesori inestimabili: agli albori della civiltà

Illustrazione di una spiaggia rocciosa (pexels FOTO) - www.marinecue.it

Illustrazione di una spiaggia rocciosa (pexels FOTO) - www.marinecue.it

Questo è un vero e proprio gioiello, davvero un piccolo tesoro inestimabile. Rimarrai estasiato da ciò che vedrai.

Ci sono isole che sembrano uscite da un racconto di pirati, e non solo per le palme o il mare turchese. Prendiamo Oak Island, in Canada: da secoli si dice che lì sia sepolto un tesoro misterioso. Tanti ci hanno provato, con scavi, tunnel e teorie assurde… ma nessuno ha trovato nulla di certo. Eppure, la leggenda continua.

Poi c’è l’isola di Cocos, al largo della Costa Rica. Secondo le storie, qui sarebbe nascosto il bottino del pirata Benito Bonito (sì, nome un po’ strano per un pirata), oppure il tesoro di Lima. Roba da milioni e milioni. Ma anche lì, zero risultati concreti — solo giungle fitte, rovine abbandonate e tanta immaginazione.

Un altro posto curioso è l’Isola di Flor de la Mar, o meglio, dove affondò l’omonima nave portoghese nel 1511, vicino allo stretto di Malacca. Trasportava un carico gigantesco d’oro e gioielli razziati a Malacca… e non è mai stata ritrovata. I cercatori la inseguono ancora oggi, tra correnti pericolose e fondali profondi.

E poi ci sono i fondali del mar dei Caraibi, disseminati di relitti spagnoli carichi di argento, oro e reperti coloniali. Un vero museo sott’acqua. Alcuni sono stati recuperati, altri giacciono ancora lì, coperti di sabbia e corallo. In fondo, il mare conserva tutto… e ogni tanto, qualcosa riaffiora.

Piccoli gioielli fuori rotta

Non sempre le mete più belle sono quelle sulle copertine patinate o nelle prime dieci ricerche su Google. A volte basta deviare di mezz’ora dalla rotta classica e ti ritrovi davanti a un posto che sembra dipinto a mano. È il caso di Nerja, una cittadina andalusa che, pur non essendo tra le località più chiacchierate della Costa del Sol, lascia il segno

Il nome già racconta qualcosa: “Nerja” viene dall’arabo Narixa, che significa “fonte abbondante”. E in effetti lì l’acqua non manca, né in superficie né nel sottosuolo. Tra spiagge limpide, colline verdi e stradine che sembrano un presepe in pieno sole, è facile capire perché venga considerata una delle gemme più preziose della zona. C’è chi ci arriva per caso e finisce per tornarci ogni estate. O per restarci del tutto, chi lo sa.

Illustrazione di una spiaggia (PIXABAY FOTO) - www.marinecue.it
Illustrazione di una spiaggia (PIXABAY FOTO) – www.marinecue.it

Alcuni luoghi interessanti

Nerja è piena di angoli che sembrano usciti da una cartolina, ma il più famoso è senza dubbio il Balcón de Europa, una terrazza panoramica a picco sul Mediterraneo. Da lì, lo sguardo si perde tra l’azzurro del mare e le montagne alle spalle.

Non lontano si trovano le Cuevas de Nerja, grotte millenarie che custodiscono pitture rupestri vecchie di 42.000 anni. Dentro c’è pure una colonna naturale alta 33 metri che, dicono, sia una delle più grandi al mondo. E poi c’è Playa de Maro, una spiaggia selvaggia con una cascata che si getta direttamente in mare. Sì, una vera cascata in spiaggia.