In Italia è invasione di questi pesci killer | Con un tocco ti avvelenano: se fossero arrivati qualche secolo fa avrebbero fatto felici molti

Illustrazione di uno squalo (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
In Italia stiamo assistenza ad una vera e propria invasione da parte di specie potenzialmente pericolose. Cosa sta succedendo?
Alcuni pesci non sono solo belli da vedere… ma anche pericolosi da incontrare. I cosiddetti “pesci killer” non sono una leggenda: esistono, e in certi casi è meglio non disturbarli. Possono colpire per veleno, morsi, spine o semplicemente perché si difendono molto, molto bene.
Il pesce pietra, ad esempio, sembra un sasso ma è una vera trappola vivente: basta sfiorarlo e rilascia un veleno che fa malissimo, in certi casi anche letale. C’è poi il famigerato pesce palla, che può sembrare buffo, ma contiene una tossina che può uccidere. In Giappone lo cucinano, ma solo cuochi con licenza… e nervi saldi.
Altri sono più diretti. Il pesce tigre del Congo, ad esempio, è un predatore aggressivo con denti che sembrano quelli di un piranha. Anche il pesce serpente, che riesce a stare fuori dall’acqua per un po’, è temuto non solo per la sua aggressività ma perché distrugge interi ecosistemi dove arriva.
E pure nel nostro Mediterraneo ci sono incontri da evitare. La tracina, ad esempio, si nasconde sotto la sabbia e punge chi ci cammina sopra. Lo scorfano invece ha spine velenose e un aspetto minaccioso che non è solo scena. Quindi sì, il mare è meraviglioso, ma meglio sapere cosa ci nuota dentro.
Un nuovo ospite nei nostri mari
A volte il mare cambia senza fare troppo rumore. Un giorno vai a pescare e ti ritrovi davanti qualcosa che non hai mai visto. È quello che sta succedendo con il pesce palla argenteo, una creatura dall’aspetto curioso ma con una reputazione pericolosa. Non è roba da film, è realtà: questo pesce tropicale, originario dell’Oceano Indiano, si sta spingendo sempre più a nord, fino al cuore dell’Adriatico.
È successo di recente, nella baia di Medulin in Croazia. Un esemplare è stato pescato proprio lì, e la notizia ha fatto il giro del web. L’ingresso di questa specie nel Mediterraneo non è casuale: ha viaggiato attraverso il Canale di Suez, in un fenomeno che gli scienziati chiamano “migrazione lessepsiana”. Nome difficile, ma concetto semplice: animali che passano dal Mar Rosso al Mediterraneo approfittando del collegamento artificiale creato dall’uomo. E ora… eccolo qua, con tutta la sua fama poco rassicurante.

Bello, sì, ma da non toccare
Come riportato su RaiNews, è arrivato il cosiddetto “pesce palla argenteo”, il Lagocephalus sceleratus. Dentro il suo corpo nasconde un veleno potentissimo chiamato tetrodotossina, una tossina nervina che può risultare letale anche in dosi minuscole.
Oltre al pericolo per l’uomo, c’è anche l’aspetto ecologico. Questo pesce, come riportato da RaiNwes, infatti, è considerato una specie invasiva, e come tutte le specie invasive fa danni. Mangia di tutto: molluschi, crostacei, piccoli pesci e può perfino rovinare le reti dei pescatori. Insomma, non è solo velenoso, è pure ingordo.