Energia green direttamente dal mare | Ricercatori super convinti: questa alga salverà il mondo

Parco eolico offshore (Freepik foto) - www.marinecue.it
L’energia pulita potrebbe risolvere tante questioni importanti, e in questi casi potremmo trovare un ottimo alleato in mare.
Quando si parla di energia green, si pensa subito a cose tipo sole, vento e acqua che lavorano al posto nostro, senza inquinare. È un’idea semplice, ma potentissima: produrre energia senza distruggere quello che ci sta intorno.
Negli ultimi anni questa roba è esplosa ovunque: pannelli solari sui tetti, turbine eoliche nei campi, centrali idroelettriche nascoste tra le montagne. Non è più roba da sognatori, è diventata una parte vera e concreta della vita di tutti i giorni.
Certo, non è tutto rose e fiori. Ci sono ancora un sacco di problemi: i costi iniziali, lo spazio che serve, i tempi lunghi per costruire tutto. E poi non sempre il sole splende o il vento soffia, quindi servono anche sistemi per accumulare l’energia.
Però, alla fine dei conti, spingere sull’energia green è l’unico modo per avere un futuro un po’ più pulito e meno incasinato. Non è la soluzione magica a tutti i problemi, ma è sicuramente un passo che conviene fare.
L’energia che viene dal mare (e da un po’ di fortuna)
Quando si pensa alle energie rinnovabili vengono subito in mente pale eoliche e pannelli solari, giusto? Però, ogni tanto, la natura tira fuori delle sorprese che lasciano a bocca aperta. Non serve sempre costruire mega impianti: a volte basta osservare bene quello che già esiste, anche se minuscolo, tipo le alghe.
C’è stato un momento, anzi più una coincidenza fortunata, in cui alcuni scienziati hanno scoperto che questi piccoli organismi possono essere delle fabbriche di energia pulita. Non per modo di dire: potrebbero davvero cambiare le carte in tavola. E tutto grazie a un dettaglio minuscolo che nessuno si aspettava.

Una nuova frontiera
Alcune alghe particolari, come la Chlamydomonas reinhardtii, riescono a produrre idrogeno se messe nelle giuste condizioni. In pratica, se gli si toglie lo zolfo, queste alghe smettono di fare fotosintesi normale e iniziano, invece, a produrre idrogeno grazie a un enzima speciale chiamato idrogenasi .
È successo un po’ per caso, ma i primi esperimenti hanno mostrato che il fenomeno si può riprodurre su larga scala, aprendo scenari pazzeschi per un’energia davvero infinita. Insomma, forse la svolta green potrebbe arrivare proprio dalle profondità più inaspettate, e magari in futuro potremmo scoprire altre fonti del genere, avviandoci pian piano ad un futuro sempre più…green.