Terrore su questa nave da crociera | C’é stato un assalto in mare: questi predatori esistono ancora

Nave da crociera (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Una crociera da dimenticare? Sicuramente una storia da vero e proprio film in pieno oceano, quasi surreale.
Quando si parla di crociere, il pensiero corre subito a buffet infiniti, piscine con vista mare e serate danzanti sotto le stelle. Nessuno – o quasi – immagina che possa succedere qualcosa di davvero… strano. O pericoloso.
Insomma, chi prenota una vacanza del genere si aspetta relax, mica tensione. Eppure, il mare ogni tanto ha in serbo sorprese che non stanno nel catalogo della compagnia. Certo, ci sono itinerari più “avventurosi” di altri.
Alcuni passano per zone in cui il tempo cambia in un attimo, oppure attraversano aree poco tranquille per motivi politici. Però ci sono anche situazioni che non ti aspetteresti mai, e che nessuno ti anticipa quando acquisti il pacchetto all’agenzia viaggi. Situazioni in cui, letteralmente, qualcosa nell’aria cambia.
E lì, quando te ne accorgi, è troppo tardi per tornare indietro. Sei in mezzo al mare, le luci si abbassano, l’atmosfera si fa densa. E cominci a pensare che quella crociera non sarà proprio una di quelle che dimenticherai tra un paio d’anni. Anzi, magari diventerà una delle storie che racconterai più spesso, anche se – ecco – in quel momento preciso non stavi proprio ridendo.
I predatori del mare
È in queste situazioni che il personale di bordo mostra davvero di che pasta è fatto. Addestrati per ogni eventualità, sanno come mantenere la calma e guidare i passeggeri anche quando le cose sembrano sfuggire di mano. E i viaggiatori? Alcuni si spaventano, ma dipende tutto dal tipo di spirito con cui affronti l’inaspettato.
Lilly Mcginley, intervistata da Business Insider, ha raccontato quanto accaduto con una certa leggerezza. Le è sembrato interessante, quasi un’esperienza da aggiungere alla lista. Del resto, chi ha già passato un uragano in pieno oceano o ha navigato nel Mar Rosso durante i lanci di droni, forse questo particolare allarme lo vive pure con un pizzico di… boh, curiosità?

Quella notte, al largo delle Filippine
Lilly Mcginley e suo marito volevano solo una vacanza tranquilla. Si sono imbarcati sulla Queen Anne senza sapere – anzi, senza nemmeno immaginare – che avrebbero attraversato un’area definita “a rischio pirateria”. Quando il comandante ha avvisato del tratto pericoloso in arrivo, diretto verso Manila, tutto è cambiato. Alle 17:00 hanno iniziato a montare cannoni ad acqua e altoparlanti, roba che non vedi di solito durante il tea pomeridiano. Poi, alle 21:00, il colpo di scena: tende chiuse, luci spente, niente accesso al ponte. Tutto molto… silenzioso.
C’era un’aria strana. Le famiglie con bambini cercavano di sdrammatizzare, ma si vedeva che qualcosa non andava. Nessuno parlava troppo, e molti – dice Lilly – non hanno chiuso occhio quella notte. Ma alla fine? Nulla è successo. Nessun attacco. Solo un sacco di tensione e mille occhi puntati sull’oscurità. La mattina dopo, il clima era cambiato. Alcuni passeggeri avevano in mano i binocoli, cercando di avvistare qualcosa – o qualcuno – all’orizzonte. E c’era persino chi scherzava: “Ma come, neanche un pirata?”.