Foche, dalla Scozia arriva una notizia assurda | Hanno un segreto nel loro corpo che salva loro la vita

Piccola foca (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Una scoperta scozzese svela un’incredibile abilità nascosta nelle foche che le protegge in questa particolare situazione.
Tra le onde fredde e scure che lambiscono le coste scozzesi, succedono cose che sembrano uscite da un documentario… o da un film di fantascienza. Gli animali che vivono in questi ambienti estremi si sono adattati in modi pazzeschi, trovando soluzioni biologiche che sfuggono alla nostra comprensione.
Le foche, in particolare, sono tra le creature più affascinanti da osservare. Questi mammiferi marini sono veri e propri campioni in determinate situazioni. È come se sapessero esattamente quando è il momento giusto per agire. Ma… come fanno?
Cosa gli dice che è ora di farlo prima che sia troppo tardi? Gli scienziati, per anni, hanno pensato che la risposta fosse semplice, ma ci sono cose che non tornano. Sembra quasi che le foche abbiano un’altra bussola interna.
Queste stranezze hanno portato alcuni ricercatori a sospettare che ci fosse dell’altro. Qualcosa di più raffinato, un meccanismo nascosto, invisibile a occhio nudo ma fondamentale per la loro sopravvivenza. E forse… no, sicuramente… hanno avuto ragione.
Il segreto nascosto
Un gruppo di studiosi — tra cui J. Chris McKnight e Joanna L. Kershaw — ha messo alla prova un’idea fuori dagli schemi e ha pubblicato tutto sulla rivista Science. Hanno studiato da vicino alcune foche grigie, sottoponendole a immersioni simulate con mix di gas modificati. Il risultato? Le foche riescono a percepire in modo cosciente quanto ossigeno hanno ancora in circolo. Sì, proprio così.
Questa capacità, considerata praticamente inesistente negli altri mammiferi, cambia completamente le regole del gioco. Durante gli esperimenti, le foche modificavano la durata dei tuffi in base ai livelli di ossigeno nell’aria respirata prima dell’immersione. Quando l’ossigeno era basso, restavano sott’acqua meno tempo. Ma se era più alto… beh, prolungavano il tuffo. Ma come è possibile?

Una strategia per restare vive
Il punto forte è proprio questo: le foche, a differenza nostra (e di quasi tutti gli altri mammiferi), non si basano sulla CO₂ per capire quando è ora di respirare. Il loro cervello prende decisioni in base ai livelli reali di ossigeno. Una specie di sensore interno super raffinato che le aiuta a evitare il blackout e, peggio, l’annegamento.
Questa forma di “consapevolezza” fisiologica — sì, il termine suona un po’ strano ma rende l’idea — potrebbe essere una delle chiavi della loro sopravvivenza. Secondo i ricercatori, questo meccanismo non è solo un’eccezione nelle foche, ma potrebbe essere condiviso anche da altri mammiferi marini. E chissà, magari anche da certi uccelli o rettili che si immergono regolarmente. Ma per ora, la vera star resta lei: la foca che sa ascoltare il proprio corpo meglio di chiunque altro.