MOSE, la grande opera che protegge Venezia dall’acqua alta

Il sistema di paratoie mobili è una delle più imponenti opere di ingegneria idraulica mai realizzate in Italia.

Venezia con la sua storia e la sua straordinaria bellezza, ha sempre dovuto affrontare il problema delle inondazioni, l’innalzamento del livello del mare e l’acqua alta hanno messo a rischio il patrimonio artistico e architettonico della città lagunare. L’acqua ha Venezia è sicuramente una componente di straordinaria bellezza, ma al tempo stesso preoccupa molto.

Negli ultimi anni il fenomeno dell’acqua alta si è intensificato a causa dei cambiamenti climatici e del progressivo abbassamento del suolo, per rispondere a questa emergenza, il governo italiano ha avviato la costruzione del MOSE, un sistema innovativo di difesa.

Il MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è stato progettato per proteggere Venezia dalle maree eccezionali che possono causare danni irreparabili, l’opera è costituita da una serie di paratoie mobili installate alle bocche di porto che collegano la laguna al mare Adriatico.

L’entrata in funzione del MOSE ha già dimostrato la sua efficacia nel contenere le inondazioni, nel novembre 2019 Venezia ha subito una delle peggiori maree della sua storia, con un livello dell’acqua che ha raggiunto i 187 cm. Da allora, il MOSE è stato attivato più volte, proteggendo la città da eventi simili. L’opera ha sicuramente protetto la città, ottenendo consensi e garantendo la sicurezza di tutti i cittadini anche per il futuro.

Il funzionamento del MOSE

Le paratoie del MOSE sono strutture mobili che in condizioni di normalità, rimangono immerse sul fondale marino, permettendo il normale scambio d’acqua tra mare e laguna. Quando si prevede un’alta marea superiore ai 110 cm, il sistema viene attivato ed entra immediatamente in funzione.

L’innalzamento delle paratoie avviene grazie all’immissione di aria compressa, che svuota le strutture dall’acqua e le fa sollevare, creando una barriera che impedisce l’ingresso dell’acqua dal mare. Una volta cessata l’emergenza, le paratoie vengono nuovamente riempite d’acqua e tornano nella loro posizione originaria. Un sistema di fatto semplice che porta ad un risultato straordinario.

Canale Venezia (PIXABAY FOTO) – www.marinecue.it

L’impatto sulla città

Il progetto ha suscitato anche diverse critiche e polemiche, i costi di realizzazione sono stati elevati, superando i 5 miliardi di euro, e vi sono stati ritardi e scandali legati alla corruzione durante i lavori. Nonostante questo, il sistema rappresenta un’importante barriera contro il cambiamento climatico e uno strumento straordinario per la salvaguardia dei cittadini. Il MOSE è considerato un punto di partenza per la difesa di Venezia, ma non l’unica soluzione.

Gli esperti sottolineano l’importanza di interventi complementari, come il rafforzamento delle fondamenta degli edifici e il miglioramento del sistema fognario. L’attenzione verso il mantenimento del MOSE sarà fondamentale per garantirne l’efficacia nel lungo periodo, la città di Venezia, patrimonio dell’umanità, ha ora uno strumento in più per proteggere la sua storia e il suo futuro dalle sfide ambientali sempre più pressanti.

Niccolò Bigazzi

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