Arriva OceanBird, la più grande nave commerciale a propulsione eolica

Una rivoluzione nei mari: il futuro del trasporto marittimo a vela è già qui ed è una realtà tangibile.

OceanBird rappresenta una svolta nel trasporto marittimo, grazie all’uso della propulsione eolica su larga scala. La collaborazione tra Wallenius e Alfa Laval ha permesso di sviluppare una tecnologia che consente alle navi di sfruttare il vento, utilizzando vele rigide che somigliano più alle ali degli aerei che alle vele tradizionali. Queste vele sono progettate per essere estremamente efficienti, riducendo significativamente il consumo di carburante e le emissioni di CO2.

Le vele rigide possono essere installate su navi esistenti o di nuova costruzione, offrendo una propulsione principale o un supporto per il motore. La prima vela a ala, chiamata Wing 560, ha una superficie di 560 metri quadrati e può inclinarsi per adattarsi a varie condizioni di navigazione, come il passaggio sotto ponti o l’ingresso nei porti.

Il sistema sfrutta l’aerodinamica, con una combinazione di vela principale e flap che ottimizzano la spinta. Questo design rivoluzionario dimostra come anche le navi più grandi possono essere alimentate dal vento, riducendo le emissioni senza sacrificare la performance.

Alcune navi con moderne vele (OceanBird FOTO) – www.marinecue.it

Caratteristiche tecniche ed impatto ambientale

Le vele OceanBird hanno specifiche tecniche impressionanti: sono alte 40 metri, larghe 14 metri e costruite con materiali resistenti come acciaio, fibra di vetro e PET riciclato. L’altezza e il design a due segmenti, composti da una vela principale e un flap, garantiscono prestazioni aerodinamiche eccellenti. Il sistema è stato progettato per essere sicuro e sempre controllabile, anche in condizioni di vento forte o blackout.

L’impatto ambientale di queste vele è notevole: una sola vela Wing 560, installata su una nave RoRo, può ridurre il consumo di carburante del 7-10% su rotte favorevoli, risparmiando fino a 600 tonnellate di diesel all’anno, pari a circa 2000 tonnellate di emissioni di CO2. L’obiettivo a lungo termine è di ridurre le emissioni fino al 90% per le navi progettate completamente per la propulsione a vento. Le navi che utilizzano queste vele possono essere completamente a vento, assistite dal vento o pronte per l’installazione futura di sistemi eolici.

Una piccola imbarcazione con moderne vele (OceanBird FOTO) – www.marinecue.it

La storia e l’evoluzione di OceanBird

OceanBird non è nata dall’oggi al domani. La sua storia risale a oltre un decennio fa, quando Wallenius Marine iniziò a esplorare soluzioni per eliminare le emissioni nel trasporto marittimo con il progetto ZERO Emission. Da allora, il concetto si è evoluto grazie a collaborazioni con università, istituti di ricerca e aziende tecnologiche. Nel 2019, Wallenius ha condotto esperimenti con sistemi di misurazione del vento in collaborazione con il KTH Royal Institute of Technology.

I risultati di questi studi hanno portato allo sviluppo della vela OceanBird, un modello innovativo di propulsione a vento testato in acque aperte nel 2020. Successivamente, la tecnologia ha ricevuto un supporto significativo dal governo svedese e ha ottenuto riconoscimenti come il premio Ocean Solutions nel 2023. Il 2025 sarà un anno cruciale, con l’installazione della prima Wing 560 su una nave, segnando l’inizio di una nuova era per il trasporto marittimo sostenibile. Il progetto, che ha visto la nascita della joint venture AlfaWall Oceanbird, è la testimonianza di una visione a lungo termine per un trasporto marittimo a basse emissioni, pronto a trasformare il settore.

L’impatto che OceanBird può avere sul settore marittimo è immenso. Attualmente, le 60.000 navi commerciali in circolazione rappresentano una sfida ambientale significativa. L’introduzione delle vele OceanBird su larga scala potrebbe trasformare il settore, riducendo drasticamente le emissioni globali di CO2. La tecnologia, però, non si limita solo alle navi esistenti: le future navi completamente a vela hanno il potenziale di rivoluzionare il trasporto globale, eliminando quasi tutte le emissioni.

OceanBird è la testimonianza di come tecnologia e innovazione possano lavorare insieme per affrontare una delle sfide più grandi del nostro tempo: la sostenibilità ambientale. Il vento, che per millenni ha alimentato i viaggi dell’umanità, è ora al centro di una delle più grandi trasformazioni nel trasporto marittimo. Il futuro è ora più vicino che mai.

Mattia Paparo

Recent Posts

Addio al Granchio Blu | Trovata la soluzione efficace al problema: rimosse centinaia di tonnellate

Scatta il piano nazionale per fermare l’invasione del granchio blu nelle lagune dell’alto Adriatico, con…

41 minuti ago

Grecia, nonostante il mare da favola e il paesaggio mozzafiato, meglio evitare di andarci | Su quest’isola in estate c’è troppo caos

Nonostante il mare da favola ed il paesaggio mozzafiato è meglio evitare la Grecia. Su…

4 ore ago

Cuba, ritrovamento archeologico in mare | Dopo 6000 anni tornano alla luce delle piramidi: alla scoperta della civiltà perduta

Grandissimo ritrovamento archeologico a Cuba. Dopo 6000 anni sono tornate alla luce delle piramidi: c'entra…

6 ore ago

Praia de Carnota, 7 km di spiaggia tutti per te | Occhio a non allontanarti troppo in mare: è rischioso

In pochi conoscono Praia de Carnota, vale a dire ben 7 km di spiaggia tutti…

10 ore ago

La vacanza esotica non è più un sogno | Non c’è bisogno di andare dall’altro capo del mondo: esiste la “Costa del Sol”

La Costa del Sol sorprende: un viaggio da sogno senza uscire dall’Europa, tra arte all’aperto,…

21 ore ago

Scoperta archeologica che riscrive la storia | Dalla Gran Bretagna al Mediterraneo: nell’età del Bronzo commerci già sviluppati

Tracce sorprendenti svelano legami insospettati tra le isole britanniche e le civiltà mediterranee nell’Età del…

23 ore ago