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Le indagini sul Titan: fondamentali i veicoli unmanned

Le indagini sul Titan, il sottomarino che trasportava turisti desiderosi di osservare da vicino il relitto del Titanic, vanno avanti senza tregua. Fondamentali nelle operazioni di ricerca sono i veicoli senza pilota, ovvero “unmanned. In un altro articolo abbiamo parlato di tali mezzi e della loro utilità. Essi possono essere controllati da remoto oppure impostando una missione attraverso software ad hoc. Le due più note categorie di droni subacquei sono “ROV” e “AUV”. Grazie ad entrambi è possibile condurre operazioni di ispezione e varie tipologie di missione senza esporre a pericoli l’equipaggio e il personale impegnato nelle ricerche.

(Fonte: Ocean Gate)

Le indagini sul Titan proseguono cercando di ricostruire la vicenda

Del sottomarino Titan si perdono le tracce il 18 giugno 2023. La US Coast Guard conferma il decesso delle cinque persone a bordo del Titan a causa di una tragica implosione. Le indagini sul Titan servono appunto a ricostruire la vicenda cercando di capire cosa sia andato storto durante la navigazione.

È certo che la struttura del sottomarino non ha potuto reggere l’elevatissima pressione dell’acqua marina. Il sottomarino si trovava comunque ad oltre tremila metri sotto il livello del mare quando si è perso il contatto.  A quelle profondità la pressione esterna ammonta a decine di migliaia di tonnellate. La differenza di pressione tra l’ambiente marino e l’ambiente interno al veicolo era eccessivamente elevata causando così una violenta compressione del Titan.

L’importanza dei veicoli unmanned per le indagini sul Titan

Il luogo dell’incidente si trova a profondità elevatissime, ecco perché i veicoli unmanned sono indispensabili nelle operazioni di ricerca. Essi permettono di non esporre altre persone alla minaccia dell’aspro ambiente marino senza tuttavia interrompere la missione.

Ad esempio, un particolare robot francese dal nome Victor 6000 è stato inviato sul posto giorni fa. Victor 6000 è un ROV e per questo viene calato in acqua con un cavo che trasmette i comandi provenienti dalla nave madre in superficie. Il cavo può essere per certi versi un vincolo ma assicura maggiore precisione durante la navigazione e l’ispezione rispetto a veicoli completamente autonomi. Victor 6000 può raggiungere profondità di 6000 metri ed è dotato di bracci meccanici che lo aiutano a rimuovere ostacoli e liberare imbarcazioni. Il drone ha goduto di estrema fiducia e la sua missione principale era quella di assistere il Titan entro lo scorso giovedì, giorno in cui era previsto l’esaurimento della riserva d’aria per l’equipaggio scomparso.

“Victor 6000 è un ROV e per questo viene calato in acqua con un cavo che trasmette i comandi provenienti dalla nave madre in superficie.” (fonte: Fanny Schertzer)

Anche la nave canadese Horizon Arctic fa uso di ROV per perlustrare il luogo dell’incidente. Il veicolo utilizzato appartiene alla statunitense Pelagic Research Services. Grazie al ROV, molti resti del sottomarino imploso sono ora sulla terraferma, con precisione nel porto di Saint John a Terranova, Canada. I pezzi recuperati danno un forte impulso alle indagini sul Titan, in particolare un oblò di osservazione in fibra di plastica, secondo gli esperti non adatto a quelle profondità.

La guardia costiera statunitense afferma di aver trovato possibili resti umani

È il 28 giugno 2023 quando la U.S. Coast Guard afferma di aver trovato “presunti resti umani”. Secondo quanto divulgato dalla forza armata, le tracce dei defunti erano all’interno del relitto: i medici sono attualmente impegnati nelle analisi per fare chiarezza.

Intanto le indagini sul Titan si concentrano sulla struttura del mezzo. Tipicamente un sottomarino presenta una struttura quanto più sferica possibile per distribuire equamente la pressione esterna. Inoltre, si utilizzano metalli ad alta resistenza come il titanio per conferire estrema robustezza alla struttura. Forti dubbi e polemiche, per i motivi prima detti, solleva la scelta progettuale di realizzare parti del sottomarino con materiali insufficientemente resistenti e la morfologia cilindrica. Da questo si presume che OceanGate abbia dato priorità al numero di passeggeri trasportabili anziché alla sicurezza in navigazione.

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Riguardo l’incidente del Titan, molti sostengono la teoria dell’implosione istantanea. Il primo sistema che aveva rilevato l’implosione del sottomarino Titan appartiene alla Marina americana. Questo rilevamento è avvenuto diverse ore dopo che il sommergibile aveva iniziato la sua missione. Il sistema ha registrato un’implosione sospetta nei pressi del sito che ospitava i detriti scoperto successivamente.

Sottomarino e sommergibile sono termini spesso confusi e considerati sinonimi, ma in realtà presentano alcune differenze importanti. I sottomarini sono principalmente utilizzati per scopi militari, per l’esplorazione oceanica e per la ricerca scientifica. Un sommergibile è una variante di sottomarino progettata per operazioni subacquee più limitate.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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