News

Megellan: il primo veicolo unmanned della Couach

L’azienda Couach con sede a Gujan-Mestras (Francia) presenta Megellan, il suo primo veicolo unmanned. Il cantiere Couach progetta e realizza da lungo tempo yacht di lusso e navi da lavoro ma l’offerta ora si espande includendo droni.

L’azienda Couach approda ad EURONAVAL 2022 con il suo primo veicolo unmanned

Ancora una volta parliamo della fiera EURONAVAL 2022 che affronta diverse tematiche inerenti allo scenario marittimo. Molta attenzione va ai mezzi unmanned e tra le varie proposte presenti all’evento spicca quella della Couach con il suo primo veicolo senza pilota. Il cantiere, già apprezzatissimo per le sue navi in composito, punta ora sui droni lanciando Magellan.

Magellan nasce dal recente reparto R&D del cantiere Couach che si occupa dell’integrazione di sistemi e tecnologie avanzate a bordo delle navi. Il veicolo è rivolto alle forze militari o di polizia data la crescente domanda di droni da impiegare in missioni di intelligence e sorveglianza.

Caratteristiche del veicolo USV Megellan

Megellan è lungo 6 metri, largo 1,3 metri e pesa tra i 1000 e 1200 kg. Carbonio e kevlar procurano allo scafo in composito una grande resistenza rendendo così il veicolo adatto a scopi militari. Il veicolo è inoltre progettato per essere auto-raddrizzante, ciò vuol dire che riesce ad affrontare condizioni meteomarine anche piuttosto gravose grazie all’elevata stabilità di cui dispone. Il sistema di propulsione è diesel-elettrico e conta su una turbina da 13 kW. La velocità di crociera misura 6 nodi e permette al drone un’autonomia di 5 giorni.

Lascia una firma acustica assai ridotta riducendo la probabilità di essere rilevato dal nemico. Può essere facilmente trasportato in un container e recuperato in mare attraverso un gancio che pesca in testa all’albero retrattile.

Megellan possiede un profilo di missione versatile

I veicoli unmanned sono veicoli senza pilota. Questi possono essere controllati da remoto oppure impostando una missione attraverso software. Magellan, in particolare, è un USV che sta per Unmanned Surface Vehicle. È estremamente versatile e chi lo possiede può schierarlo in missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (sia di superficie che subacquea), guerra elettronica.

Tutto questo è possibile grazie alla modularità tecnologica conferitagli dal cantiere Couach. Il veicolo può trasportare un grande carico utile dalle dimensioni di 500 litri. Per fare un esempio, Magellan può sfruttare tale abilità prestandosi bene al trasporto di boe acustiche. Ancora, l’USV include un modulo di pianificazione della missione con la possibilità di monitorare le operazioni del drone sia a bordo che a terra.

USV Magellan (photo: Couach)

Non perdere gli altri articoli MarineCuE!

Si chiama SEAGUARD 96 la nuova corvetta sviluppata da CMN NAVAL e presentata durante la Euronaval 2022. La corvetta SEAGUARD 96 è una nave multimissione. Potrà essere adoperata in operazioni di Intelligence, Surveillance & Reconnaissance (ISR). A queste si aggiungono missioni di monitoraggio e sorveglianza della Zona Economica Esclusiva (ZEE), operazioni di attacco deterrente, supporto a forze di terra e gestione di un elicottero. L’unità è equipaggiata con le più recenti tecnologie e sistemi da combattimento, tra cui quelli che sfruttano radar 3D. 

La compagnia DSIT Solution è un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda la difesa e sicurezza subacquea. La tecnologia sonar e acustica che DSIT presenta all’Euronaval 2022 è di tipo Hull Mounted Sonar (HMS) integrato con Anti-Torpedo Defence System (ATDS). Quest’ultimo è stato sviluppato dalla RAFAEL Armament Development Authority (meglio nota come RAFAEL) la quale, sempre israeliana, sviluppa sistemi d’arma.

Il 7 ottobre 2022, la Russia vara il pattugliatore Purga. L’evento è fortemente sentito essendo questa nave la prima rompighiaccio di tale stazza appositamente progettata per la Beregovaja ochrana, ovvero la Guardia costiera della Federazione Russa. Il progetto 23550 prevede, oltre alla costruzione delle due navi per la Guardia Costiera, anche una coppia per la Marina militare. La principale nave è la Ivan Papanin destinata alla Marina e già in acqua dal 25 ottobre 2019. Le navi devono essere tutte operative entro il 2024.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

Recent Posts

Oceani in ebollizione sotto i ghiacci: una nuova ipotesi sulla geodinamica delle lune del Sistema Solare esterno

Un nuovo studio pubblicato su Nature Astronomy propone che ci siano degli oceani in ebollizione…

1 giorno ago

Il grande dirottamento delle rotte marittime e il clima: scoperto un effetto collaterale delle norme sui combustibili

Uno studio climatologico basato su un “esperimento naturale” derivato dal dirottamento globale delle rotte marittime…

3 giorni ago

Una pandemia marina sta cancellando i ricci di mare: impatti globali e rischi ecologici

Una pandemia marina silenziosa sta decimando le popolazioni globali di ricci di mare, con effetti…

5 giorni ago

Il carbonio negli abissi: chi lo fissa davvero?

Un recente studio guidato dall’Università della California-Santa Barbara rivela come avviene la fissazione del carbonio…

1 settimana ago

Risolto dopo un secolo il mistero della “macchia fredda” nordatlantica

Questa scoperta chiarisce un enigma aperto da oltre un secolo e ridefinisce le basi delle…

1 settimana ago

Laura Bassi: al via la 41ª missione italiana in Antartide

La nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha ufficialmente iniziato una nuova e cruciale missione scientifica…

2 settimane ago