Navi Militari

Sistema d’arma HELIOS: la nuova era delle navi da guerra

La società statunitense Lockheed Martin, attiva nei settori aerospaziale e Difesa, consegna il sistema d’arma HELIOS alla marina militare USA. Il laser tattico migliorerà le capacità belliche della flotta combinandosi con piattaforme progettate ad hoc per la neutralizzazione di unità e strutture nemiche.

Photo: Lockheed Martin

I vantaggi delle armi laser

Le armi laser offrono diversi vantaggi. Esse sono più veloci, flessibili, precise, più economiche in termini di ingaggio e sono inoltre meno rilevabili rispetto alle armi convenzionali. Attualmente laser come il sistema d’arma HELIOS può distruggere solo piccoli bersagli ma è prevedibile un aumento delle prestazioni sia in gittata che potenza.

Non è da sottovalutare poi che quest’epoca vede l’uso massiccio di droni da combattimento, i quali possono causare enormi danni se sottovalutati. Avere armi laser a disposizione che consentano di neutralizzare veicoli unmanned con contrattacchi rapidi e precisi può fare una differenza enorme in battaglia.  La Lockheed Martin questo lo ha già intuito da tempo ecco perché il sistema d’arma HELIOS è un successo.

Il sistema d’arma HELIOS è una promessa per il futuro

Il sistema d’arma HELIOS potrà adattarsi al tipo di nave conferendole maggiore versatilità in scenari di guerra. Al momento il laser può neutralizzare entro un miglio di distanza piccoli razzi, proiettili di artiglieria, droni e piccoli veicoli sia marini che terrestri. Progredendo, la tecnologia permetterà a breve di ingaggiare e distruggere a distanze maggiori non solo minacce più pericolose ma anche infrastrutture.

Dr. Rob Afzal, Senior Fellow Laser Sensors and Systems per Lockheed Martin raccomanda questa nuova arma ricordando i successi ottenuti col laser ALADIN. Quest’ultimo ha dimostrato grande affidabilità senza richiedere interventi per due anni consecutivi. I laser della Lockheed Martin hanno due punti di forza che facilitano l’installazione e l’integrazione. Questi sono una bassa generazione di calore e una riduzione degli ingombri a bordo.

Rick Cordaro, vice presidente, Lockheed Martin Advanced Product Solutions, descrive così il sistema d’arma HELIOS:

“HELIOS migliora l’efficacia complessiva del sistema di combattimento della nave scoraggiando minacce future e fornendo maggiore protezione ai marinai; comprendiamo che dobbiamo fornire soluzioni scalabili personalizzate in base alle priorità della Marina. HELIOS rappresenta una base solida per fornire crescente capacità in termini di sistemi d’arma laser affidabili e potenti”.

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Con enorme orgoglio, la Russia presenta il sottomarino nucleare Arcturus. Il battello presenta un design innovativo potenziando enormemente le caratteristiche stealth. Come vedremo a breve, il sottomarino nucleare Arcturus supera di molto in furtività le unità convenzionali e senz’ombra di dubbio influenzerà le successive costruzioni.

La Türk Deniz Kuvvetleri, ovvero la marina militare turca, ottiene il terzo aeromobile unmanned Aksungur. Lo sviluppo di tali veicoli ha richiesto alla Turkish Aerospace Industries (TAI) solo 18 mesi. Deriva da un altro sistema UAV chiamato ANKA, ecco il perché dei tempi così ristretti, ciononostante Aksungur rispetto al “genitore” ha molti più assi nella manica. Il primo volo inaugurale avvenne nel 2019 con la durata di 1000 ore. Durante le prove del 25 aprile, l’aeromobile ha centrato un bersaglio distante 30 km da un’altezza di 6.000 metri.

La nave HMS Quorn di classe Hunt tornerà a proteggere le acque più forte che mai. L’unità ha a lungo servito la Royal Navy, dal 1988 al 2016. Era in programma una serie di lavori di ammodernamento ma la HMS Quorn venne dismessa verso la fine del 2017. Il cacciamine concludeva così i suoi anni di servizio con un futuro incerto o almeno fino all’aprile del 2020: una nuova opportunità arriva dal Baltico.

La Romania intende potenziare la propria flotta acquisendo sottomarini francesi. L’acquisizione dei battelli rientra nel piano di approvvigionamento delle forze armate rumene. Durante un’intervista il ministro della Difesa rumeno Vasile Dîncu dichiara di aver firmato una lettera di intenti con il ministro della Difesa francese il 15 giugno 2022.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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