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Classe Aurora: Quattro nuovi ordini per Höegh Autoliners

La società di navigazione norvegese Höegh Autoliners aveva ordinato quattro navi di classe Aurora nel 2021. Questa classe doveva essere una delle navi Ro-Ro più ecologicamente avanzate in costruzione. Quando è stato firmato il contratto dalla Höegh autoliners e il cantiere navale, era già stata prevista l’opzione di altri due ordini da quattro navi. La compagnia di navigazione ha deciso di attivare la prima opzione di allungamento del contratto.

Un render della classe Aurora. Fonte: Höegh Autoliners

La Classe Aurora

La classe Aurora è una classe di navi Roll on-Roll off, più specificatamente di navi Pure Car/Truck carrier (PCTC). La classe Aurora sarà costruita nei cantieri navali China Merchant Heavy Industries di Jiangsu. Queste navi, infatti, sono fatte per trasportare solo ed esclusivamente automobili o camion, non trasportano altro tipo di merce. Inoltre, questa nave sarà la più grande Ro-Ro in navigazione, quando verrà completata. Ha infatti spazio per 9100 Car Equivalent Units. Più o meno potrà trasportare 9100 automobili. Il concetto di base della nave è di poter operare con diversi combustibili, che siano essi fossili o verdi. Le navi della classe Aurora avranno la classificazione Ammonia ready e Methanol Ready del DNV, l’ente norvegese normatore del settore. L’elettronica del ponte sarà fornita dalla società norvegese Kongsberg Maritime.

Conoscendo la pericolosità delle automobili elettriche, le nuove Ro-Ro, soprattutto le PCTC, devono avere determinati sistemi di sicurezza. Questa classe, venendo costruita con questo in mente, è stata pensata per poter portare in ogni ponte della stiva mezzi di trasporto elettrici, con batterie al litio. Inoltre, i ponti della classe Aurora sono pensati per un’alta flessibilità nel trasporto del cargo, e una flessibilità nella merce trasportabile. Il motore con cui verrà equipaggiata la classe sarà un motore Man. Questo motore è pensato per funzionare sia con Gasolio marino (MGO) che con Gas Naturale Liquefatto (GNL). Inoltre, potrà essere modificato per poter funzionare ad Ammoniaca oppure a metanolo. Per questo otterrà il Methanol and Ammonia Ready Certification. La classe potrà avere dei pannelli solari per la generazione di energia elettrica per i sistemi ausiliari

Uno spaccato della Classe Aurora. Fonte: Höegh Autoliners

Il contratto

Il contratto, come si è detto, inizialmente prevedeva la costruzione di quattro navi e l’opzione su due ulteriori commesse da quattro navi. Il primo aumento del contratto è stato approvato dalla Höegh Autoliners in questi giorni. La data ultima per richiedere l’aumento delle commesse della classe Aurora, quindi delle navi dalla 9 alla 12 è fissato per il luglio 2023. Inoltre, entro la fine dell’anno, l’armatore ha la possibilità di prenotare degli slot a condizioni di mercato per altre 4 navi, dalla 13 alla 16. Se questo andasse in porto, avrebbero un diritto di prelazione su queste quattro navi fino al luglio 2023. Queste ultime navi dovrebbero essere costruite entro il 2026 o il 2027. L’idea è quella di ricevere una coppia di navi della classe Aurora ogni sei mesi dal 2024.

Il motivo della scelta della classe Aurora

Le scelte compiute dalla dirigenza della Höegh Autoliners per la classe Aurora si possono spiegare attraverso la necessità di conseguire un obbiettivo. Infatti, la dirigenza Höegh ha deciso di raggiungere l’obbiettivo di neutralità di emissione di carbonio entro l’anno 2040. Questo può sembrare un obbiettivo ambizioso, ma è in linea con molte altre società di navigazione Europee e mondiali. Inoltre, vi è anche un obbiettivo commerciale. Infatti la dirigenza vuole mostrarsi come la migliore scelta verde nel trasporto automobili via mare. Inoltre, secondo l’amministratore delegato della Höegh Autoliners, esercitando il diritto di opzione di questo contratto dimostra come la società sia intenzionata a portare a termine la loro strategia di rinnovamento della flotta e reitera la confidenza della società nei carburanti del futuro.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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