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Prima donna al comando di una portaerei nucleare USA: A. Bauernschmidt

Amy Bauernschmidt sarà la prima donna al comando di una portaerei nucleare americana. È infatti la prima volta nella storia della US Navy che una donna assume tale incarico. Queste sono le sue parole:

“Per me si tratta di sostenere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti. Ma si tratta anche di questi giovani uomini e donne che guido ogni giorno. Spero di essere un buon leader e un mentore per loro”.

Amy Bauernschmidt (U.S. Navy photo)

La carriera della prima donna al comando di una portaerei americana

Amy Bauernschmidt nasce in Wisconsin e si diploma Divine Savior Holy Angels. Nel 1994 si laurea in ingegneria presso l’accademia navale di Annapolis, nello stesso anno in cui veniva abrogato il divieto alle donne di servire su navi o aerei da combattimento. Nel 1996 diventa pilota e sale a bordo del cacciatorpediniere Uss John Young. Nella sua carriera come pilota supera le 3.000 ore di volo.

La classe di Amy Bauernschmidt fu infatti la prima a poter prestare servizio con la nuova legge. Nel 2016 diventa la prima vicecomandante donna della nave Lincoln. Nel corso della sua carriera ottiene come riconoscimenti la Navy e Marines Corps Achievement, la Medal Defense Meritorius Service Medal e la Navy/Marine Commendation Medal.

La prima donna al comando di una portaerei americana verso l’Oriente

Sostituisce nel suo ruolo Walt Slaughter e diventa così la prima donna al comando di una portaerei americana:

“Non esiste maggiore senso di responsabilità del sapere di avere la fiducia di coloro che hanno scelto di proteggere il nostro Paese. Grazie comandante Slaughter per consegnarmi la nave migliore della flotta”.

La Bauernschmidt assume il comando della portaerei USS Abraham Lincoln. Parte da San Diego in direzione dell’area Indo-Pacifica. Sarà importante la presenza USA in quelle acque dato che aumentano i dissapori tra Cina e Taiwan. A complicare il tutto è ancora la pandemia: sono stati scoperti casi di positivi al COVID sulle navi americane. La prima donna al comando di una portaerei nucleare americana è però fiduciosa, nonché entusiasta, nei confronti della sua nuova missione.

U.S. Navy photo by Photographer’s Mate 3rd Class Jordon R. Beesley (RELEASED by LCDR John Filostrat)

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Una nazione è in grado esercitare il controllo di aree di mare attraverso la flotta. Le navi militari sono fondamentali per tale controllo da cui deriva la possibilità per la nazione di sfruttare il mare. Il mare è una fonte insostituibile di ricchezza, non solo per le risorse che nasconde ma anche per le rotte commerciali. Già in antichità i popoli che abitavano le coste impararono a fare del mare un tesoro e per custodirlo costruirono le prime navi da guerra.

La nuova famiglia unmanned turca

Dopo il primo annuncio ad ottobre, arrivano pochi giorni fa gli USV del cantiere turco Dearsan Shipyard. Le navi autonome, capaci di svolgere missioni di intelligence ed ingaggiare il combattimento, sono imbarcazioni versatili e personalizzabili.

Non è ancora chiaro quando avverrà il varo della prima nave ma pare debba avvenire presto. Il prototipo presentato attraverso i social è ATAK USV 15. Quest’ultimo appartiene ad una tipologia di veicoli d’attacco che sfruttano lanciamissili e sistemi d’arma stabilizzati.

Il secondo P15B indiano inizia le prove in mare

La nuova nave INS Mormugao inizia le prove in mare. Appartiene alla classe Visakhapatnam ed è l’ennesimo passo verso l’India autonoma auspicata dal Primo Ministro indiano Narendra Modi. Il progetto 15B (P15B) per i cacciatorpediniere classe Visakhapatnam è l’ultimo attualmente in costruzione per la Marina indiana. Le navi nascono totalmente in India, progettate dalla Indian Navy’s Directorate of Naval Design, a Nuova Delhi.

Alla classe Visakhapatnam appartengono quattro navi tra cui appunto la INS Mormugao. Ad oggi la marina militare indiana attende l’ultima nave. La quarta della classe Visakhapatnam sarà Porbandar ed il suo varo è previsto per il prossimo anno. Il cantiere MDL ha realizzato tutti e quattro i cacciatorpediniere.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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