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Quarto sottomarino per la Marina egiziana direttamente dalla Germania

A Kiel, in Germania, la thyssenkrupp Marine Systems consegna in via ufficiale il quarto sottomarino classe 209/1400mod, denominato “S44”, alle forze marittime egiziane.

175 anni di esperienza tedesca per il quarto sottomarino egizio

La thyssenkrupp Marine Systems costruisce e sviluppa sottomarini ma anche unità di superficie da molto tempo. Diviene ciò che è oggi grazie alla fusione di Howaldtswerke-Deutsche Werft (HDW) e Blohm+Voss Naval nel gennaio 2013 e poi con l’acquisizione di ATLAS ELEKTRONIK nell’aprile 2017. Tutto quanto viene prodotto è made in Germany: sottomarini, navi di superficie, sistemi e servizi elettronici navali.

La thyssenkrupp Marine Systems è leader nel mercato mondiale dei sottomarini convenzionali e leader nello sviluppo di nuove tecnologie navali di superficie e subacquee. Concentrandosi per soddisfare ogni cliente, riesce egregiamente a sostenere la meritata notorietà a livello mondiale. Non trascura affatto, inoltre, le opportunità per il futuro e sviluppa progetti innovativi per dare vita a nuove soluzioni sia nei cantieri propri come in quelli stranieri.

Il contratto con l’Egitto risale al 2011

È del 2011 il contratto per la consegna dei primi due sottomarini classe mod 209/1400 alla marina militare d’Egitto. Successivamente l’Egitto decide di acquisire altre due unità nel 2015. Il primo sottomarino è stato consegnato nel dicembre 2016, il secondo nell’agosto 2017 mentre il terzo nell’aprile 2020. Il quarto sottomarino viene consegnato pochi giorni fa: la notizia ufficiale è del 7 luglio 2021.

Tutti e quattro i sottomarini miglioreranno le capacità della flotta egiziana, in termini di difesa, combattimento e sicurezza marittima. L’Egitto impiegherà sicuramente i suoi nuovi sottomarini per proteggere le coste nazionali e soprattutto l’area di interesse economico che va dal Mar Rosso al Mar Mediterraneo.

Rolf Wirtz, CEO di thyssenkrupp Marine Systems ringrazia non solo gli operatori della thyssenkrupp Marine Systems ma anche i professionisti egiziani:

“Il successo non sarebbe stato possibile senza la professionalità e la competenza dei nostri dipendenti, clienti e fornitori. Con il passaggio di consegne del quarto e ultimo sottomarino HDW Classe 209/1400mod, i nostri colleghi egiziani torneranno a casa. Auguriamo loro tutto il meglio per il futuro e speriamo di dar presto nuovamente loro il benvenuto nel nostro cantiere navale per ulteriori progetti.”

thyssenkrupp Marine Systems: “S44 Übergabe Dr Wirtz + Client thyssenkrupp Marine Systems”

Qualche caratteristica del quarto sottomarino S44, classe 209/1400mod

Il sottomarino risponde all’esigenza egiziana di migliorare le capacità in immersione; è veloce e soprattutto difficile da localizzare. Le capacità stealth del sottomarino S44 sono ottenute riducendo al minimo tutte le possibili fonti di rilevamento, come ad esempio la firma termica.

  • Lunghezza: 62 m
  • Diametro: 6.2 m
  • Dislocamento in superficie: 1,450 t
  • Dislocamento in immersione: 1,600 t
  • Equipaggio: 30

Le marine militari di tutto il mondo puntano sui sottomarini

Tutti sembrano essere d’accordo sul fatto che le battaglie navali si vincano sott’acqua. Chi può investe nella costruzione di nuovi cantieri come quello cinese a Wuhan per la produzione di sottomarini AIP. Per quanto riguarda il nostro Paese, Il 10 Maggio 2021, Elettronica annuncia la sua collaborazione con Fincantieri per equipaggiare i sottomarini della Marina Militare Italiana con sistemi Electronic Warfare Suite (EW).

Ci sono poi altre nazioni che non possono permettersi eccessive spese ma ciononostante fanno di tutto per competere nella guerra subacquea. Esemplare è il caso della Grecia che da anni cerca soluzioni smart: la flotta ellenica si migliora giorno dopo giorno aggiornando vecchi battelli o acquistandoli da paesi stranieri.

Questo interesse è certamente motivato dall’importanza strategica del sottomarino. I sottomarini hanno da sempre fatto la differenza in battaglia grazie alla loro capacità di nascondersi e attaccare senza preavviso al momento opportuno. Se da un lato la tecnologia e l’ingegneria spinge per migliorare le capacità di questi furtivi battelli, dall’altro c’è chi sprona la ricerca di mezzi che possano efficacemente contrastarli.

Ad ogni modo il sottomarino non deve essere inquadrato esclusivamente nello scenario bellico: i mezzi subacquei sono fondamentali per la ricerca scientifica e per contrastare trafficanti e pirati.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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