Ad Amsterdam arriva il primo prototipo di barca elettrica senza conducente

Tra i mezzi di trasporto più comuni e utilizzati nei Paesi Bassi ci sono le barche. Soprattutto per quanto riguarda la capitale, Amsterdam, muoversi utilizzando le imbarcazioni è molto vantaggioso, dal momento che la città è percorsa da numerosi canali che si estendono per oltre 100 chilometri. Tra le principali attrazioni turistiche della città ci sono i battelli che viaggiano anche fino a 14 ore al giorno per permettere alle persone in visita di ammirare la città. Purtroppo questo ha un impatto negativo sul traffico e soprattutto sull’inquinamento. Per questo motivo i Paesi Bassi, così come la Danimarca e altri Paesi, hanno deciso di creare un nuovo prototipo di imbarcazione. Si tratta di una barca elettrica che può funzionare senza conducente e permetterà di ridurre notevolmente l’inquinamento.

Il progetto Roboat: una barca elettrica senza conducente

Il progetto Roboat deve il suo nome alla fusione delle due parole inglesi “robot” e “boat”. È stato studiato dall’Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions (AMS) in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) degli Stati Uniti. L’idea è nata per incoraggiare lo sviluppo di veicoli elettrici e vietare quelli alimentati a gasolio entro il 2025.

prototipo barca elettrica
Il prototipo esposto al Museo Marittimo Nazionale di Amsterdam

Da qualche anno la città di Amsterdam si sta impegnando per contrastare il riscaldamento globale e raggiungere gli obiettivi fissati a livello internazionale. Attualmente sono presenti circa 550 imbarcazioni nei canali della città e tre quarti di queste si sono convertite in barche elettriche, quindi a zero emissioni. Purtroppo, i costi per convertire un’imbarcazione a gasolio in una elettrica sono molto elevati e vanno dai 4 ai 40 mila euro a seconda delle dimensioni. Per incentivare l’utilizzo di barche elettriche la città di Amsterdam ha previsto di installare nei prossimi mesi almeno un centinaio di nuove stazioni di ricarica lungo i canali.

Il primo prototipo ad Amsterdam

La trasformazione dei battelli turistici alimentati a gasolio in barche elettriche è iniziata già da un po’ di tempo. Una delle prime imbarcazioni ad essere stata prodotta è la Gerarda Johanna, che sotto le apparenze di una barca del 1922 nasconde ben 66 batterie al litio necessarie ad alimentare la sua elica. Il progetto Roboat è ancora più ambizioso, non solo ha l’obiettivo di studiare una nuova barca elettrica, ma farà anche in modo che non sia necessario essere guidati dall’uomo. Il nuovo prototipo, infatti, non prevede il conducente a bordo.

Il prototipo è dotato di quattro propulsori che vengono alimentati da una batteria elettrica. A seconda del tipo di batteria scelto e del peso del carico, l’autonomia varia dalle 12 alle 24 ore. Inoltre, la velocità massima raggiungibile è di 6 chilometri orari. Poiché non è prevista la presenza di un conducente, l’imbarcazione è comandata a distanza da un computer. Quest’ultimo, grazie a dei sensori e delle telecamere, analizza lo spazio e il movimento delle altre barche. Sarà possibile trasportare sia persone, fino a un massimo di cinque, sia materiali fino a 1500 kg. Attualmente, secondo l’ingegnere meccatronico Rens Doornbusch, è stato raggiunto l’obiettivo dell’autonomia della barca elettrica. Il prossimo passo sarà quello di garantire la sicurezza in qualsiasi situazione.