Produzioni italiane

La prima rompighiaccio italiana verso l’Antartide

A Capodanno la “Laura Bassi”, l’unica nave rompighiaccio italiana per la ricerca oceanografica, romperà i ghiacci dell’Antartide nell’ambito della 36a campagna del “Programma Nazionale di Ricerche in Antartide”. Questa nave, capace di solcare i mari polari, è di proprietà dell’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica) e ha dato il via a missioni scientifiche nelle aree glaciali del pianeta.

Pochi giorni fa, il 23 dicembre, è salpata dalla Nuova Zelanda per condurre una campagna antartica organizzata dall’Enea nell’ambito del “Programma Nazionale di Ricerca in Antartide”. Questo programma è finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca e coordinato dal Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche).

Lo studio del clima per la “Laura Bassi”

Uno degli obiettivi di questa missione sarà ricavare informazioni su come le masse d’acqua e gli oceani dell’Antartide si stanno comportando. Infatti, una volta arrivati nel mare di Ross, gli studiosi ancoreranno dei sensori nei fondali ghiacciati del mare. Questo studio è di fondamentale importanza, perché servirà per calcolare e prevedere l’evoluzione della calotta antartica nei prossimi decenni.

Una volta terminato questo studio, la nave si dirigerà verso la base di Zucchelli, qui scaricherà carburanti e viveri che serviranno per il prossimo anno. Poi, riporterà tutto il personale scientifico in Nuova Zelanda e il tutto seguendo, ovviamente, delle strettissime norme anticovid.

Cos’è il Polar Code?

Il Polar Code è una normativa importante in ambito navale che regola molti aspetti tecnici delle imbarcazioni che affrontano viaggi lunghi e complessi. Tutte le navi dirette verso aree polari, luoghi remoti e con condizioni meteorologiche avverse devono possedere questa certificazione per sicurezza delle persone a bordo e dell’ambiente. Tale normativa regola molti aspetti della nave come la sua costruzione, la preparazione dell’equipaggio e l’impatto ambientale.

Il Polar Code certifica le imbarcazioni a seconda della loro capacità di affrontare le spedizioni: A per le rompighiaccio; B per navi con struttura diversa ma che possono affrontare l’acqua ghiacciata; C per le navi naviganti in acque con minori difficoltà tecniche. Questa certificazione viene rilasciata dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto di Roma, con a capo il contrammiraglio Luigi Giardino, che ha assegnato alla “Laura Bassi” la categoria A-PC5, una delle più alte.

“Siamo fieri di essere in categoria A, classe PC5. Con questa classe la nave può operare per tutto l’anno in acque infestate da ghiaccio annuale con inclusioni di ghiaccio pluriennale”.

Franco Coren, direttore del Centro infrastrutture navali di Ogs e responsabile gestionale della “Laura Bassi”

La rompighiaccio italiana nell’Antartide: una nave sicura e attenta all’ambiente

In Italia, questa è la prima volta in assoluto che viene rilasciata questa certificazione. Un documento importante che permette a tutto il personale di operare in assoluta tranquillità. Ovviamente, per arrivare ad un tale livello di sicurezza, è stato necessario un lungo anno di lavori. Hanno considerato i possibili scenari di pericolo e studiando, nel caso, come reagire. Infatti, una volta analizzate le caratteristiche della nave, il Comando, in accordo con l’ente di classifica Rina e con il supporto della società Diamar Argo, ha rilasciato le varie istruzioni da seguire per migliorare la nave.

A bordo hanno collocato un impianto a raggi ultravioletti che depura le acque di zavorra, cioè quelle caricate sulla nave per assicurare la sua stabilità. Uno strumento molto utile che, una volta imbarcata l’acqua di un mare e prima di riversarla in Antartide, elimina tutti i microrganismi estranei e ne evita un’invasione nell’Antartide. Inoltre, hanno posto grande attenzione sulla sicurezza, dotando la nave di zattere per l’evacuazione sia in mare che in ghiaccio.

Dopo che la spedizione terminerà, la rompighiaccio italiana “Laura Bassi”, dopo l’Antartide si dirigerà verso il Polo Nord per nuove ricerche la prossima estate.

Andrea Baglieri

Laureato alla triennale di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, dove sta continuando a studiare per conseguire la laurea magistrale in sistemi propulsivi. E' un membro del team studentesco di vela del Politecnico, il Polito Sailing Team. È appassionato di scienza, spazio e sport.

Recent Posts

Liguria, qui sei sospeso tra cielo e mare | Un sentiero dipinto che ti porta in una spiaggia nascosta: un paradiso

Un tratto di costa nascosto dove il silenzio domina e il mare cambia colore sotto…

56 minuti ago

Invasione di tonni senza eguali | È preoccupante quello che sta accadendo: è allarme per alici e sardine

Una crescita inattesa al largo della costa barese sta alterando gli equilibri tra predatori e…

3 ore ago

Antartide, stupisce e preoccupa nuovamente | Se continua a sciogliersi così, i mari di tutto il mondo si innalzeranno di 50 metri

Ciò che sta accadendo in Antartide, preoccupa il mondo intero, poiché ci potremmo ritrovare (presto)…

6 ore ago

Costiera Amalfitana, avvistamento spettacolare a Largo di Positano | Una balenottera enorme: stupore tra i bagnanti

Per chi ama la fauna del mare, può tranquillamente recarsi a Positano e assistere a…

8 ore ago

Mediterraneo, è allerta estinzione di massa | Dobbiamo abituarci all’idea di dire addio al tonno: troppo calde le acque

Il Mar Mediterraneo sta lanciando segnali alquanto preoccupanti. Per questo, è necessario scoprire subito cosa…

12 ore ago

Ibiza, questa è la spiaggia più instagrammabile | Qui i tramonti cambiano colore all’istante: un paradiso assurdo

Questa è probabilmente una delle spiagge più belle di Ibiza, ed è l'ideale per chi…

23 ore ago