9 settembre, la Marina Militare ricorda i caduti in mare

Sabato 9 settembre si celebrerà  presso il Monumento Nazionale al “Marinaio d’Italia” la “Giornata della Memoria dei Marinai Scomparsi in Mare” a perenne ricordo del sacrificio dei marinai militari e civili scomparsi in mare.

La ricorrenza è considerata solennità  civile e viene commemorata ogni anno a Brindisi il 9 settembre presso il Monumento al marinaio d’Italia, costruito nel 1933 per iniziativa della Lega navale italiana in occasione del conferimento dell’onorificenza della Croce di guerra alla città  pugliese. Il monumento, che ricorda tutti i marinai d’Italia caduti durante la prima guerra mondiale, è stato costruito a Brindisi per il ruolo importante che la città ha rivestito in qualità di base navale del Basso Adriatico della regia Marina

La scelta della data è, a sua volta, ricca di significati storici trattandosi della ricorrenza dell’affondamento della corazzata Roma e dei cacciatorpedinieri Da Noli e Vivaldi. Quel tragico 9 settembre 1943, il mare inghiottì circa 1700 marinai tra cui il comandante della corazzata Roma, capitano di vascello Aidone Del Cima, e il Comandante delle Forze Navali da Battaglia della regia Marina, l’ammiraglio Carlo Bergamini

Link alle foto storiche della corazzata Roma e del Monumento

Approfondimenti:

Dopo l’armistizio italiano, alla corazzata Roma venne ordinato di raggiungere l’isola della Maddalena insieme ad altre unità  militari. Il giorno dopo l’armistizio la squadra navale italiana venne attaccata da bombardieri tedeschi. La storia della corazzata Roma fu la più drammatica, colpita, poco dopo le 15:00, dovette fronteggiare una falla creata dalla bomba aerea che le attraversò lo scafo esplodendo sott’acqua. Subito dopo un secondo colpo centrò l’unità  verso prua, apportando danni e la deflagrazione dei depositi munizioni, la torre n. 2 (pesante 1500 tonnellate) saltò in aria finendo in acqua mentre la torre corazzata di comando venne distrutta. La situazione era ormai tragica, i marinai superstiti, tra cui feriti gravi e ustionati, tentavano di salvarsi, chi tra loro si trovava a poppa invece, in procinto di gettarsi in acqua, vennero disintegrati. Poco dopo le 16:00 l’unità  era ormai persa, spezzata in due tronconi, affondò in pochi minuti. La regia nave Roma, uno dei più importati sacrari della Marina Militare, è stata identificata il 17 giugno del 2012. Parte del relitto si trova adagiato a oltre mille metri di profondità  e a circa 16 miglia dalla costa sarda del Golfo dell’Asinara

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Redazione

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