Nuovo metodo per il recupero delle fuoriuscite di petrolio magnetizzato

Oggi parleremo di recupero dal mare di petrolio magnetizzato, in riferimento ad un video che sta spopolando sui social.

Tutti abbiamo in mente le immagini del disastro dell’Exxon Valdez nel 1989 o della piattaforma Deepwater Horizon nel 2010.

A quanto pare anche il fisico del Fermilab Arden Warner è stato colpito da quelle immagini ed ha deciso di ideare qualcosa che rendesse il recupero del greggio più veloce ed efficente. Questa scoperta questa è avvenuta in un garage con della limatura di ferro, qualche goccia di olio ed un magnete di un frigorifero.

Come funziona?

Il concetto è semplice, le particelle di ferro o magnetite di circa 2-6 micron unite all’olio creano una sospensione colloidale che galleggia in acqua ed è suscettibile alle forze elettromagnetiche. Grazie alla viscositè della sospensione, definito fluido magnetoreologico, è possibile mobilitare sia la limatura che l’olio rendendolo facile da rimuovere.

Il processo non richiede tanto tempo e funziona al meglio con particelle di ferro idrofobiche. Il sistema quindi richiederebbe solamente un congegno di dispersione delle particelle ed un sistema di trasporto magnetizzato.

Warner ha testato più di 100 tipologie di oli tra cui il crude oil, la cui elevata viscosità lo rende il più facile da magnetizzare e rimuovere. Al momento le barriere galleggianti sono il dispositivo più efficace per il contenimento del petrolio, ma il processo di rimozione è differente. Tuttavia utilizzando delle barriere galleggianti magnetizzate attraverso dei solenoidi, spire metalliche in cui scorre corrente, è possibile contenere e contemporaneamente indirizzare il petrolio magnetizzato al sistema di rimozione.

A differenza di altro metodi di recupero, quello del petrolio magnetizzato è il più eco-friendly perchè non prevede l’immissione di sostanze chimiche e la magnetite necessaria è presente nella sabbia di molte spiagge. Inoltre le particelle di ferro possono essere estratte dall’olio recuperato e riutilizzate.

Altri metodi di recupero ecologici? Vi rimandiamo all’articolo sull’utilizzo della soia contro il greggio in mare.

 

Fabio Di Fusco

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